Emir rapirà Deniz e lascerà che Zeynep arda tra le fiamme, come raccontano le anticipazioni turche di Endless love (Kara Sevda). Kemal e Nihan si metteranno sulle sue tracce, sperando di non arrivare troppo tardi.

Nihan e Kemal troveranno delle carte bruciate nei paraggi della casa di Emir e così seguiranno gli indizi che troveranno al loro interno.

Zeynep in mezzo alle fiamme: anticipazioni turche di Endless love

Emir proverà a fare di tutto pur di costringere Nihan a stare al suo fianco. Arriverà a rapire Deniz e far perdere le sue tracce. Per guadagnare tempo prenderà in ostaggio Zeynep e la legherà al letto.

In quel momento cospargerà la stanza con della benzina e al centro metterà una candela: quando la cera si sarà completamente sciolta, la fiamma innescherà un incendio dal quale Zeynep sembrerà non avere scampo.

Nihan, disperata per la sparizione di Deniz, inseguirà Emir in macchina e nel frattempo proverà a contattare Kemal. Non trovandolo contatterà la stazione di polizia raccontando quanto successo. Nel frattempo la vita di Zeynep sarà legata alla candela.

Proprio in quell'istante la cera si scioglierà e le fiamme si alzeranno con tutta la loro potenza.

L'urlo di Zeynep

Kemal riuscirà a rintracciare Zeynep e, spaventato dalle sue urla, la slegherà portandola al sicuro. Zeynep, ancora con le lacrime agli occhi per la paura, dirà a Kemal di aver visto la morte in faccia.

La tensione sarà alta: Kemal, parlando con Nihan, troverà all'improvviso nella spazzatura alcuni fogli strappati e poi bruciati che potrebbero costituire un indizio per trovare Emir e la bimba.

I due chiameranno uno dei numeri telefonici presenti nelle carte bruciate e si ritroveranno presso uno studio di architettura. Probabilmente era un falso allarme, ma non si fermeranno qui, decisi a trovare Emir e assicurarlo alla giustizia, dopo quello che è stati capace di fare sia a Deniz che a Zeynep.

Un amore malato

Quello di Emir per Nihan è un amore malato, basato sull'ossessione e sul delirio di possesso. Se non fermati in tempo, questi comportamenti possono diventare difficili da gestire e da controllare. La strategia usata da Kemal non sembra essere performante in questo tipo di situazioni, dove è meglio non agire in prima persona ma rivolgersi a personale preparato e competente, come ad esempio le forze dell'ordine.

Innescare ulteriore rabbia non fa che alimentare la frustrazione dell'aggressore, incapace di incanalare le emozioni negative affinché non sfocino in comportamenti che mettano a rischio la propria vita e quella altrui.