Siamo solo alla quinta giornata di campionato, ma la Serie A 2014-2015 sta già emettendo dei verdetti importanti. Dopo le sofferenze delle scorse stagioni e i continui ribaltoni tra nuovi presidenti, difficoltà economiche e allenatori che vanno e vengono, Inter e Milan si erano presentate ai nastri di partenza del nuovo campionato con tante belle prospettive e progetti di rinascita che, ad appena un mese dall'avvio del campionato, sembrano già sul viale del tramonto.

La situazione peggiore, attualmente, appare quella dell'Inter. L'anno scorso Walter Mazzarri fu chiamato da Moratti per ripartire e costruire una squadra dignitosa dopo il pessimo 9° posto dell'era - Stramaccioni. Con l'avvento di Thohir alla presidenza nerazzurra, in molti avevano pronosticato un addio al tecnico toscano per puntare verso altri allenatori di maggior respiro internazionale, invece Mazzarri è riuscito a conquistarsi la conferma con una qualificazione stentata in Europa League e un progetto che puntava sulla costante crescita della formazione nerazzurra. Il mercato interista si è basato sull'acquisto di giocatori muscolari e di quantità, come Medel e M'Vila, su chiara indicazione dell'ex allenatore del Napoli, il quale più volte ha sottolineato come, quest'anno, finalmente avesse tra le mani una rosa adatta al suo sistema di gioco. Ma qual è il metodo di gioco dell'Inter? Alla seconda stagione in nerazzurro, Mazzarri sembra navigare a vista, con una squadra che ha poche idee, che manca di qualità e personalità. Di conseguenza, i risultati dopo appena 5 turni di campionato stentano ad arrivare, e la terribile sconfitta subita dal Cagliari a San Siro lascia chiaramente intendere che l'Inter è condannata a vivere un'altra annata avara di soddisfazioni. E chissà se Thohir stavolta si deciderà a cambiare la guida tecnica.

Il Milan, fuori dall'Europa dopo il pessimo campionato 2013-2014, ha affidato la ricostruzione al giovane e inesperto Filippo Inzaghi. Sono lontani i tempi in cui Berlusconi apriva il portafoglio e comprava i migliori giocatori del mondo, e Galliani, come sempre abile nel suo lavoro, ha fatto i salti mortali per portare a Milanello qualche giocatore a basso costo o a parametro zero. Dopo la bella vittoria sulla Lazio all'esordio, sono emersi i limiti tattici dei rossoneri: difesa debole e scarso equilibrio per una formazione chiaramente votata all'attacco con tanti giocatori di qualità come Menez, Honda e Bonaventura. I deludenti pareggi di Empoli e Cesena hanno subito ridimensionato i rossoneri, e Berlusconi ha cominciato a lanciare frecciatine a "SuperPippo", reo di non ascoltare i suoi consigli. Rispetto all'Inter, il Milan ha la qualità tecnica per riprendersi e una mentalità, quella del neo - tecnico, che punta alla vittoria e ad imporre il proprio gioco che alla lunga potrebbe dare qualche soddisfazione. Ma a Milano, i tempi della "capitale del calcio" sono lontani anni luce, e i tifosi di Inter e Milan dovranno rassegnarsi ad un'altra stagione persa nell'anonimato.