Con un comunicato la provincia di Trento fa sapere che l'orsa Daniza, ricercata da un mese, non ha retto alla narcosi somministratale durante le procedure di cattura ed è morta. La caccia all'orsa era partita dopo che Daniza aveva ferito un cercatore di funghi nascostosi dietro un albero dopo aver intravvisto i cuccioli dell'orsa a 30 metri di distanza. Il boscaiolo recatosi all'ospedale mostrava segni di graffi alle gambe e alla schiena. Ferite non gravi ma abbastanza gravi da giustificare una caccia a Daniza, inizialmente al fine della cattura e solo in estrema ratio, questo è stato dichiarato dalle autorità competenti, veniva contemplato l'abbattimento. Daniza viene uccisa perché aveva reagito con aggressività materna e animalesca per timore che i suoi piccoli fossero in pericolo. E' questo che in moltissimi sostengono e hanno sostenuto dal momento che è stata resa nota la volontà di catturare l'orsa. Lo scrittore Mauro Corona, intervistato nella trasmissione radiofonica LaZanzara, a proposito della vicenda definisce la morte dell'animale come il triste epilogo di un problema che l'uomo non era in grado di gestire e pertanto è arrivata la decisione di sbarazzarsene. Per il famosissimo scrittore il problema è l'incapacità dell'uomo di convivere con la natura, conoscerla per imparare a rispettarla. Propone come soluzione alla continua mancanza di sintonia tra l'uomo moderno e la natura: di insegnare nelle scuole come rispettare il bosco e gli animali che lo abitano, senza conoscenza non può esserci rispetto.

Le dosi utilizzate per l'anestesia sono dosi standard e la procedura precisamente prestabilita. Se c'è stato dolo o più probabilmente colpa per negligenza dovrà essere dimostrato che la dose dell'anestetico non era quella prestabilita e che le condizioni di salute dell'orsa non potessero far presagire il triste epilogo. Altre sono le responsabilità concernenti invece la decisione di catturare l'orsa che appare in contrasto con il progetto costoso e ambizioso partito nel 2000 con il trapianto di Daniza nelle montagne del Trentino. Manifestazioni di profonda amarezza per la scomparsa dell'orsa sono arrivate dal mondo della politica, da destra a sinistra e dello spettacolo. Altra nota spiacevole, di una vicenda che ha come unico aspetto positivo quello di aver risvegliato le coscienze riguardo il rispetto della natura e degli animali che la abitano, sono le minacce gravi e gli insulti che hanno investito il cercatore di funghi durante questo ultimo mese. E' egli stesso a dichiarare di essere stato insultato gravemente su internet e ribadisce di non aver mai chiesto che l'orsa fosse abbattuta.