La storia contemporanea del Cile è stata segnata dalla paura dei terremoti. La zona è sismica e i cittadini hanno imparato a convivere con uno stato di allerta permanente. In qualsiasi momento la terra può tremare e devono sapere come e dove andare a rifugiarsi. Il 16 settembre si è registrato un Terremoto di 8,4 con epicentro a Canela, al sud della regione Coquimbo. Ma questo non è stato il peggiore. Il 24 gennaio del 1939 un terremoto ha causato la morte di 30mila persone nelle regioni di Maule e Biobío. Il 21 e il 26 maggio del 1960 ci sono stati due terremoti di più di 7 gradi al sud del Cile, uccidendo 5.000 persone.

Il 22 maggio del 1960 a Valdivia, un sisma di 9,5 gradi, il più potente della storia, ha provocato uno tsunami che è arrivato alle Hawaii, dove sono morte 61 persone. Ci sono state 32 vittime nelle Filippine. Il 29 marzo del 1965 ci sono state 350 vittime a causa di un sisma di 7,4 gradi a La Ligua e Illapel. Il 3 marzo del 1985 un terremoto di 7,5 gradi con epicentro a Valparaíso ha lasciato 177 morti nel centro del Cile e il 13 giugno del 2005 un terremoto di 7,9 gradi ha causato 12 morti nella regione di Tarapacá. Il più recente, il 27 febbraio del 2010, un terremoto di 8,8 gradi con epicentro a Cobquecura, nella regione Biobío, ha lasciato 525 vittime.