Gli abitanti di Centocelle e del Pigneto, due popolosi quartieri di Roma, sono rimasti allibiti stamani alla vista di alcune locandine sul prossimo referendum costituzionale. La scorsa notte diverse persone (chiaramente di estrema destra) hanno apposto in diversi punti dei suddetti quartieri manifesti con su scritto: 'Il vero nazista vota Sì'. Chi vive al Pigneto e a Centocelle, però, sembra non aver gradito tali poster elettorali.

Saluti nazisti e aforisma di Goebbels

Risveglio particolare per molti romani, che hanno visto sui muri e nei pressi delle stazioni della metro diverse locandine affisse indubbiamente dagli estremisti di destra.

Sui manifesti, oltre alla frase 'Il vero nazista vota Sì' ci sono saluti nazisti, aquile e un aforisma di Goebbels. E' curioso il fatto che diverse locandine siano state apposte vicino ai manifesti di Casapound che, invece, invita a votare no al prossimo referendum costituzionale. Non si sa attualmente se le locandine provocatorie siano state affisse da chi è contrario al sì o dagli oppositori di Casapound. Fatto sta che l'iniziativa indisponente non è piaciuta a chi vive a Centocelle e al Pigneto.

Si è spesso detto che il sì porterebbe a una dittatura

Sarà vero che i nazisti sono dalla parte del sì? Beh, le locandine rappresentano una provocazione perché spesso è stato affermato che il sì al referendum costituzionale potrebbe favorire l'instaurazione di una dittatura.

Ieri, comunque, il movimento di estrema destra Forza Nuova ha manifestato davanti al Pirellone, a Milano, sottolineando il suo no al referendum del prossimo 4 dicembre 2016. Secondo un comunicato ufficiale di Forza Nuova, il nuovo Senato delineato dalla riforma costituzionale venderà sottocosto i servizi essenziali, rispettando le direttive del Governo centrale e dell'Ue.

Anche CasaPound, nelle ultime ore, sta promuovendo il no alla riforma costituzionale con una locandina che ritrae il premier Matteo Renzi con un grosso 'vota No' in bocca. Sulla locandina c'è scritto: 'Fai come CasaPound. Fallo piangere'. Il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone ha demonizzato tali locandine, parlando di 'campagna squadrista' di CasaPound per il no.