Si è aperto oggi al palazzo di giustizia di Torino il processo d'appello nei confronti di Michele Buoninconti, il marito di Elena Ceste, la donna di Asti trovata morta il 18 ottobre 2014 dopo nove mesi dalla sua scomparsa. L'uomo, difeso dagli avvocati Giuseppe Marazzita ed Enrico Scolari, è stato già condannato nel novembre 2015 a trent'anni di carcere nel processo di primo grado celebrato con il rito abbreviato.

Delitto Elena Ceste, ora la parola ai giudici d'appello

Presenti oggi in aula anche Franco e Lucia Ceste, i genitori della donna uccisa, parte civile nel processo assistiti dagli avvocati Carlo Tabbia e Deborah Abbattezzaro.

Il processo d'appello viene celebrato a porte chiuse. L'accusa è rappresentata in aula dal pubblico ministero Laura Deodato. Il femminicidio, secondo la sentenza del gup ora al vaglio della Corte d'appello di Torino che ha condannato l'uomo per omicidio volontario e occultamento di cadavere, fu commesso il 24 gennaio del 2014. Michele Buoninconti non sopportava che Elena Ceste cercasse di evadere dalla routine familiare sottraendosi, secondo quanto ricostruito nella sentenza, al "ruolo di madre e moglie sottomessa che le aveva imposto".

Il marito Michele Buoninconti condannato in primo grado

Oggi nell'aula 78 del palazzo di giustizia di Torino, tra le persone presenti alla pria udienza del processo d'appello per i delitto di Elena Ceste, anche una donna, che ha parlato con i cronisti che preferisce mantenere l'anonimato, che da due anni ha adottato Gandolfo, il cane della donna uccisa dal marito secondo la ricostruzione dell'accusa che ha retto il giudizio di primo grado.

"Il cane da caccia - ha raccontato la donna ai giornalisti a margine dell'udienza di oggi - l'abbiamo rintracciato in un canile a Refrancore. Lo abbiamo trovato - ha aggiunto secondo quanto riporta l'Agi -in condizioni terribili, magro e impaurito. Con l'aiuto dei volontari dell'associazione Aidaa - ha spiegato la donna - siamo riusciti a prenderlo con noi.

Ora - ha sottolineato - sta benissimo". Presente all'udienza di oggi anche Sandra Rosella dell'ex Comitato Giustizia per Elena Ceste. "E' una vicenda che abbiamo sentito anche nostra - ha detto ai cronisti la signora - e in questo modo vogliamo fare sentire la nostra vicinanza a Elena e la sua famiglia".