"Finalmente per te Roberta giustizia è stata fatta! E tu in pace riposare potrai. Serena raggiungerai la tua meta. Purtroppo da lì tornare più non potrai!". Queste le parole di una delle poesie scritte in ricordo di Roberta Ragusa, la donna di 40 anni scomparsa misteriosamente cinque anni fa, nella notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012, dalla zia Bettina Pezzonia che con grande commozione le ha lette durante l'ultima puntata di "Chi l'ha visto?", il programma di approfondimento giornalistico condotto su Rai 3 da Federica Sciarelli.
Poesie in ricordo di Roberta Ragusa scritte dalla zia
Per la scomparsa della donna è stato condannato in primo grado con il giudizio abbreviato - per omicidio volontario e occultamento di cadavere - a venti anni di carcere dal gup del tribunale di Pisa il marito Antonio Logli. L'uomo non è andato in carcere perché il gup, respingendo l'istanza di misura cautelare carceraria avanzata dall'accusa, ha disposto l'obbligo di dimora nel suo paese, Gello, nel Pisano, dove nei giorni scorsi, dopo una segnalazione di una fonte riservata e coperta alle forze dell'ordine, sono riprese le ricerche del cadavere della donna che ancora non è stato ritrovato e che si sta cercando anche in acqua tra i laghi del Pisano.
E mentre si resta in attesa della decisione del tribunale del riesame di Firenze sulle richieste dell'accusa e della difesa - che chiedono rispettivamente l'aggravamento della misura cautelare con a detenzione carceraria e l'annullamento della misura dell'obbligo di dimora - a far tornare di attualità in questi giorni il caso Ragusa il ciondolo con la Madonnina con Gesù Bambino forse appartenuto alla donna scomparsa.
Per Antonio Logli potrebbero aprirsi le porte del carcere
"Il ciondolo con l'immagine della Madonnina e Gesù Bambino - ha specificato sulla pagina 'Giornalismo Investigativo il cronista Fabrizio Peronaci del Corriere della Sera - fu trovato in via di Gagno (Pisa, periferia nord) in un piccolo parco dietro a un minimarket. Sono gli stessi luoghi - si chiede il cronista che ha pubblicato sul social newtork l'immagine del ciondolo ritrovato - di cui parla il marito della vittima mentre effettua un sopralluogo sospetto nell'auto, a tarda sera, con il suo collaboratore?".
Il riferimento è alla circostanza emersa dalle intercettazioni ambientali trasmesse da Quarto Grado che inchioderebbero Logli alle sue responsabilità così come la testimonianza del supertestimone Loris Gozi che ha raccontato di aver visto Logli litigare con una donna (molto probabilmente la moglie) la notte della scomparsa.