Una bimba di due anni, in fin di vita, è stata salvata dalla sua sorellina maggiore grazie ad una pernacchia sulla pancia. I genitori hanno sentito la piccola ridere mentre l'altra figlia di 12 anni giocava con lei. Un "momento magico" l'hanno definito: l'amore fraterno ha vinto sulla malattia, la bimba, infatti, migliora di giorno in giorno.

La storia di Poppy

Poppy Smith è una bambina inglese di soli due anni alla quale è stata diagnosticata pochi giorni prima che compisse gli anni la sindrome di Moebius. La bambina, raccontano i genitori Stephen, 34enne ed Amy, 31enne insegnante di sostegno, respirava a fatica, non rispondeva agli stimoli, i suoi occhi erano rivolti verso l'alto; portata d'urgenza all'ospedale, da una radiografia al torace era risultato che i suoi polmoni erano pieni di liquidi ed era in atto un arresto respiratorio.

I medici temevano che la bimba non sopravvivesse, avevano rilevato un danno ipossico e celebrale. Poppy è stata spostata in rianimazione. Il giorno seguente, la sorella Macey, 12enne, nel giocare con la piccola sorellina, le ha fatto una pernacchia sul pancino. Ed ecco l'inaspettato: la bimba ha iniziato a muovere braccia e gambe e a ridere; dapprima i medici hanno pensato fossero riflessi spinali, ma poi giorno dopo giorno Poppy è migliorata, ora gattona ed ha ripreso a parlare. I genitori stanno raccogliendo fondi per le cure di fisioterapia di Poppy, per migliorare la mobilità della piccola. I due parlano di "momento magico" e dicono di essere sicuri che sia stata Macey a salvare la vita alla sorella.

La sindrome di Moebius

E' una malattia rara, si presenta sotto forma di paresi facciale, dovuta alla mancanza o ridotta formazione di alcuni nervi cranici. Chi ne è colpito non può muovere o chiudere gli occhi in senso laterale, sorridere, avere una mimica facciale. L'aspetto principale è proprio l'assenza di movimento dei muscoli facciali, questo rende difficoltoso per i neonati la suzione. I sintomi generali sono salivazione e bava, difficoltà di deglutizione con rischio di soffocamento, ritardo nello sviluppo della motorietà in generale, problemi di udito e nel linguaggio.