Ti senti meno brillante di tuo fratello maggiore? Purtroppo è così. Secondo una Ricerca dell'università di Edimburgo, i primi figli sono più intelligenti dei fratelli minori, e la causa non sarebbe biologica ma educativa. I genitori, infatti, pur offrendo lo stesso supporto emotivo a tutti i figli, dedicherebbero maggiore tempo al primogenito, stimolandolo maggiormente.

I risultati dello studio

Lo studio dei ricercatori dell'Università di Edimburgo, in collaborazione con l'Università di Sydney, pubblicato sul "Journal of Human Resources", ha esaminato 5.000 bambini sottoposti, ogni due anni, fino ai 14 anni di età, a dei test in cui veniva chiesto loro di riconoscere ed abbinare le lettere, disegnare dei vocaboli, leggere le parole.

Analizzando i dati, i ricercatori, hanno osservato che i primi figli sono stati più seguiti nello svolgimento dei compiti, e questa pratica gli ha permesso di sviluppare maggiormente capacità di riflessione e pensiero ottenendo, così, risultati migliori nei test.

Il primo figlio, solitamente, trascorre più tempo con i genitori e viene coinvolto maggiormente in attività che stimolano l'intelligenza quali la scrittura, la lettura, la musica, e le attività manuali. La differenza aumenta con l'età. Inoltre, secondo la coordinatrice della ricerca, Ana Nuevo-Chiquero, queste differenze nell'educazione influenzerebbero in età adulta anche i risultati sul lavoro.

La conferma dall'università di Oslo

Peter Kristensen, ricercatore dell'Università di Oslo, ha analizzato i risultati dei test di intelligenza condotti su 250.000 giovani di età compresa tra i 18 e i 20 anni, e ha verificato che i primogeniti hanno un'intelligenza di 2,3% maggiore rispetto ai fratelli più giovani.

Kristensen sostiene che i genitori dedichino maggiore tempo, cura ed attenzioni, ai figli maggiori. La differenza, secondo lo studioso, sta nell'essere educati da primogeniti.

Infatti è emerso che i secondogeniti, i cui fratelli maggiori sono deceduti, risultano addirittura più intelligenti. Il divario educativo si accentua nelle famiglie numerose, arrivando addirittura ad una differenza del 2,9% tra il primo figlio e l'ultimo.