Guardia di Finanza e Carabinieri molto attivi nelle ultime ore in due delle più importanti e difficili città d’Italia. A Napoli e Roma infatti, i militari delle due forze dell’ ordine sono dovuti intervenire con un numero notevole di arresti per sventare due giri distinti di corruzione riguardanti appalti. Il numero più consistente di arresti è stato nella città partenopea dove son stati ben 69 tra politici e imprenditori con accuse anche a docenti universitari.

Il caso di Napoli

Il caso campano è dunque partito dall’inchiesta per la ristrutturazione di Palazzo Teti Maffuccini a Santa Maria Capua Vetere che è passato da essere un paventato Polo della legalità ad un vero e proprio epicentro per il terremoto che sta colpendo imprenditoria, politica locale ma anche docenti campani.

Gli arresti effettuati, che spaziano dalla turbativa d’asta alle implicazioni della criminalità organizzata, hanno al momento condotto agli arresti domiciliari anche Adele Campanelli che dal 2010 guida la soprintendenza archeologica di Napoli.

Coinvolti anche il consigliere regionale Sommese e l’imprenditore Alessandro Zagaria. L’inchiesta riguarderebbe numerosi appalti truccati non solo a Santa Maria Capua Vetere, il cui oggetto sono beni di interesse storico e artistico.

Numerosi anche i primi cittadini coinvolti, tra cui quelli di Aversa, Riardo, Pompei e l’ex sindaco di S. Giorgio a Cremano, nonché l’ex sindaco di Casapulla.

Il caso di Roma

Decisamente minore il numero di arresti nella capitale, solo nove.

Corruzione, turbativa d'asta, traffico di influenze illecite le accuse mosse agli arrestati.

Dei nove, solo tre sono stati condotti in carcere. Tra questi 2 dirigenti della Asl RM1 e il gestore di laboratori per analisi cliniche per rinnovo patenti. Altre dieci persone risulterebbero indagate. Tra questi pubblici ufficiali, dirigenti e altri soggetti privati.

Gli investigatori hanno specificato come questi siano coinvolti in una ramificata rete di facilitazioni affaristiche per realizzare i propri profitti e vantaggi.

Gli accertamenti avrebbero anche portato alla luce episodi gravi che riguarderebbero assegnazione di opere manutentive di strutture sanitarie nella capitale.