L’esercito israeliano è riuscito, servendosi di un dispositivo militare noto come Arrow-3, ad intercettare ed eliminare un missile proveniente dalla Siria. A riferire la notizia sono state le autorità dello Stato di Israele. La Siria ha lanciato l’attacco missilistico come rappresaglia per gli ingenti bombardamenti subiti nella notte dalle forze aeree israeliane.

Il sistema Arrow-3

Si è trattato del primo tentativo di utilizzo del sistema Arrow-3 sul campo di battaglia. Il dispositivo in questione è un missile anti-balistico, progettato e finanziato congiuntamente da Israele e USA.

Dal sito Ynet sono emersi alcuni dettagli che hanno chiarito la dinamica dello scontro militare tra Siria e Israele. Gli aerei da combattimento israeliani, nella notte, si sono innalzati in volo per colpire alcune forniture di materiale militare. Queste ultime pare comprendessero evoluti e sofisticati sistemi di combattimento riservati a Hezbollah, ovvero la nota organizzazione paramilitare libanese.

La controffensiva della Siria

Dopo aver portato a termine l’attacco, la flotta aerea israeliana si è preparata a fare ritorno alla base. Durante il viaggio di ritorno è scattata la controffensiva siriana, che ha sparato dei missili di tipo SA-5 in direzione degli aerei nemici. Proprio in quest'occasione si è fatto ricorso al sistema Arrow-3, che ha individuato e annientato i missili balistici siriani.

Alcune fonti hanno poi chiarito come la distanza tra i missili e gli aerei fosse piuttosto considerevole, al punto tale da escludere un reale pericolo per i velivoli. Nonostante tutto è stato deciso di utilizzare Arrow-3, forse anche con l’intento di testarne la validità sul campo.

Un lungo conflitto tra Siria e Israele

Lo Stato d'Israele e la Repubblica Araba di Siria sono in guerra da più di 50 anni, fin dai tempi della formazione dello Stato Ebraico proclamato dal suo fondatore e primo ministro David Ben Gurion, nel lontano 1948.

Da allora ad oggi ci sono stati periodi di tregua e distensione tra i due paesi, ma non così significativi da porre fine al conflitto. La Siria, in particolare, non ha mai perdonato ad Israele di essersi appropriata dell’altopiano montuoso del Golan durante la cosiddetta guerra dei sei giorni nel 1967. Proprio per questo motivo, Damasco continua a rivendicare quell'area.