Blue Whale, bufala o realtà? Dopo alcune settimane dalla esplosione dell’allarme sul gioco del web che spingerebbe gli incauti adolescenti che cascano nella rete al suicidio, scende in campo la polizia postale con l’intento di chiarire i dubbi sul suo reale pericolo e fornire un decalogo di consigli a beneficio dei genitori sui comportamenti da tenere nel caso si avesse notizia o sospetto di un coinvolgimento dei propri figli.

Un vero e proprio vademecum che intende anche fornire una risposta a quanti avanzano dubbi sull’effettiva esistenza del gioco proveniente dalla Russia

Bufala o realtà, Blue Whale è comunque pericoloso

Dopo le prime allarmanti notizie sui circa 160 giovani russi che sarebbero cascati nella rete fino alle conseguenze estreme del suicidio, e l’arresto di un giovane 22enne che avrebbe ammesso di essere l’ideatore del gioco, non si sono avuti altri aggiornamenti su Blue Whale.

Un alone di mistero che ha favorito il diffondersi di sospetti sul fatto che la notizia sia una bufala diffusa attraverso il web per motivi non accertati, anche se lo stesso presunto creatore del gioco avrebbe ammesso si aver aperto la pagina Blue Whale con l’intento di fare soldi attraverso le visite.

S u questo argomento, la stessa Polizia Postale è categorica nel fornire risposta a chi chiede se le notizia provenienti dalla Russia sono vere: ‘non è una bufala’, si legge sui profili social delle autorità.

Quello che è certo è il fatto che il pericolo Blue Whale può manifestarsi anche attraverso la semplice emulazione, per questo motivo la Polizia Postale ha deciso di intervenire per mettere in guardia dai rischi che gli adolescenti possono correre navigando sul web.

I consigli della Polizia Postale su Blue Whale

Per combattere il pericolo Blue Whale, la Polizia Postale da deciso di adottare le stesse armi usate dai creatori del gioco: il web. Attraverso i profili Facebook Commissariato di Ps online Italia e Una vita da social, si mette in guardia circa la presenza, su canali social e app, di soggetti che possono ‘indurre minorenni ad atti di autolesionismo ed al suicidio’.

Per questo motivo, i consigli della Polizia Postale si incentrano sull’invito, rivolto ai genitori, a prestare la massima attenzione a cambiamenti nel rendimento e nelle attività di socializzazione dei propri figli. Si consiglia, inoltre, di notare l’abitudine ad ascoltare musica triste, vedere film horror o alzarsi di notte, che sono alcune delle prove richieste dalla ‘sfida’ di Blue Whale.

Nei casi sospetti, il consiglio fornito ai genitori è sempre quello di parlarne con i ragazzi, masenza esprimere giudizi, senza drammatizzare, ma neanche sminuire.

Non mancano i consigli rivolti agli stessi ragazzi nel caso fossero a conoscenza di loro coetanei che partecipano a simili giochi autodistruttivi. A loro viene chiesto di informare immediatamente i propri genitori o le autorità, attraverso i social all'indirizzo www.commissariatodips.it, o alle pagine Facebook Commissariato di ps o Una vita da social.

Consigli che sembra comincino a sortire i primi effetti a Ravenna, dove una giovane 14enne sarebbe stata salvata dalla Polizia in seguito alla segnalazione di una foto postata su Facebook, dove erano visibili le lesioni che la giovane si era procurata, non si sa se per emulazione o perché irretita nel ‘gioco del suicidio’.