Sono ormai giorni che si parla del gioco Blue Whale, che tradotto in italiano significa Balena Blu, un gioco che tramite 50 regole dettate da un fantomatico "curatore" porta al suicidio. In un precedente articolo abbiamo analizzato le 50 regole, che dopo svariate prove molto dure portano a togliersi la vita, difatti la regola 50, l'ultima, recita di gettarsi dall'edificio più alto della città per riprendersi la vita.

Questo gioco è stato creato in Russia, dove ha già provocato 157 vittime, e proprio per questo in Italia la paura per i propri figli è cresciuta molto, visto che su internet purtroppo questo gioco assurdo ha subito fatto il giro del mondo.

In questo articolo vogliamo parlare di alcuni consigli utili dati dal vicequestore di Pistoia, Paolo Cutolo, per capire se il proprio bimbo sta giocando alla Blue Whale.

Consigli utili per capire se un minore sta giocando alla Balena Blu

Il vice questore di Pistoia, Paolo Cutolo, da anni si interessa di fenomeni negativi sul web che possono nuocere ai minori, e si è interessato anche di questo fenomeno della Blue Whale, e in uno dei suoi frequenti incontri che effettua con i genitori, ha spiegato che l'unico vero filtro che ci può essere tra un bambino e i contenuti presenti sul web sono proprio i genitori. Secondo Cutolo non è possibile che un genitore non si accorga che il proprio figlio stia avendo comportamenti strani, svegliandosi alle 4 di mattino per ascoltare musica molto particolare, ricordiamo che infatti una delle tante regole del gioco consiste nello svegliarsi alle 4 di mattina ed ascoltare musica inviata direttamente dal "curatore".

Il dottor Cutolo aggiunge che un primo segnale di problemi da parte del minore è l'isolamento in casa, non bisogna mai lasciare troppo tempo i propri figli da soli in casa con a disposizione internet.

Password condivise e profili social chiusi per la sicurezza del minore

Il vice questore parlando ancora con i genitori aggiunge che se il minore possiede uno Smartphone bisogna avere la password condivisa, in modo che il genitore possa controllare i contenuti scaricati o visionati dal minore: questo non deve essere una costrizione troppo evidente per il bambino, ma vanno effettuati controlli sporadici quando il ragazzo non se lo aspetta.

Infine Cutolo consiglia, in caso il minore avesse account sui social, di renderli chiusi e di conseguenza non trovabili da chiunque, questo per evitare che il minore entri in contatto con persone non raccomandabili.