Il Garante della privacy Soro invita i genitori ad evitare la pubblicazione di fotografie dei propri figli sui social network. Il pericolo è che le immagini possano essere utilizzate da uomini senza scrupoli. La pedopornografia è in rapida crescita, migliaia le foto di bambini rubate ai genitori incauti, i cui profili diventano fonte involontaria dei pedofili. Attenzione dunque a postare foto, questa abitudine potrebbe rivelarsi molto pericolosa.

La Tutela dei minori sulla rete

L'Autorità garante per la privacy sta svolgendo un'intensa attività di prevenzione e di controllo sul web.

Positiva la valutazione, da parte del Garante, della legge sul cyberbullismo che promuove l'educazione digitale e prevede la procedura di rimozione dei contenuti lesivi.

I Grandi Fratelli della rete

Soro sottolinea come un numero esiguo di aziende governino e condizionino la rete. Grandi Fratelli, monopolisti del web riescono ad influenzare ognuno di noi, facendoci subire condizionamenti decisivi e che hanno il potere di imporre le proprie regole.

I pericoli del web

In questo mondo digitale diventa difficile per lo Stato rintracciare gli autori di reati ed intervenire applicando i criteri di territorialità e di competenza. La tastiera permette di nascondersi, di falsificare la propria identità, di truffare e manipolare le persone.

Sul web, inoltre, l'identità personale si riduce ad un profilo da sfruttare commercialmente: diventiamo tutti consumatori, utenti, e viene così annullata la nostra unicità. Il diritto alla protezione dei dati viene spesso sacrificato volontariamente dalla persona in cambio di utilità, app, servizi digitali che paghiamo con la nostra libertà.

La lotta al terrorismo e la privicy

Il Garante afferma che la privacy ha permesso, in questi anni di contrasto al terrorismo, di effettuare operazioni ed intercettazioni mirate, non massive, di scegliere i bersagli. E' indispensabile, comunque, dice Soro, selezionare i fornitori di servizi delle intercettazioni, l'esternalizzazione di operazioni investigative, infatti, rende più vulnerabile la protezione della privacy.

Hacker e danni alle imprese

Poche aziende italiane hanno investito adeguatametne per la protezione del proprio patrimonio informativo e così nel solo 2016 le aziende hanno subito danni per 9 miliardi da attacchi informatici di hacker. Il Garante denuncia anche i rilevanti illeciti commessi dalle società di telefonia tramite condotte che eludono la disciplina sul consenso.