Come una "dark story", una fiaba nera dei nostri tempi che fa spavento e orrore a sentirla anche se si è adulti. Una mamma in Texas ha chiuso nell'auto sotto il sole e con temperature superiori ai 35 gradi, le sue creature, due bambini di 2 anni e di 18 mesi. Sono morti entrambi soffocati dal caldo. Arrestata, dopo aver mentito più volte e tentato di scansare le sue responsabilità, ha detto che voleva dar loro "una lezione".

'Punizione' mortale

I fatti risalgono allo scorso 26 maggio e si sono svolti nelle vicinanze del lago Weatherford, pochi chilometri a ovest di Fort Worth, città del Texas.

La vicenda è stata resa nota ai media solo ora che la protagonista di questa bruttissima storia, Cynthia Marie Randolph, una mamma di 24 anni, è stata arrestata. Quel giorno, sotto il sole, con una temperatura di 35 gradi, ha chiuso in auto i suoi due bambini, Juliet di 2 anni e Cavanaugh di 18 mesi con l'intento di punirli. Il "provvedimento" è scattato quando, poco dopo mezzogiorno di una giornata infuocata, ha trovato i bambini all'esterno della loro abitazione che giocavano nella sua auto e gli ha detto di scendere. Quando Juliet si è rifiutata di farlo, ma era un normale capriccio come può farne una bambina a due anni, la mamma li ha lasciati entrambi chiusi in auto. Poi, agli inquirenti, con cui si è contraddetta più volte, ha anche detto che pensava avrebbero potuto venir via dall'auto da soli.

Tante bugie e una simulazione

Rientrata in casa senza i bambini, Cynthia ha fumato della marijuana per poi addormentarsi per 3 ore. Al risveglio, è tornata alla macchina e ha trovato i corpi senza vita di entrambi i figli. Ed è stato completamente inutile l'arrivo sul posto dell'ambulanza e del servizio d'emergenza: per loro non c'era più niente da fare, erano morti soffocati dal caldo.

Alla polizia ha raccontato tante versioni dei fatti, molte bugie. In un primo momento, ha detto che quel giorno stava stirando e guardando la tv, convinta che i bambini fossero a giocare in una stanza chiusa e che solo dopo mezz'ora si è accorta che non c'erano e, dopo averli cercata disperata, li ha trovati morti in auto. Poi ha riferito che i piccoli si erano chiusi in auto, bloccandola dall'interno.

Per dare credibilità alla sua versione che aveva escogitato quando ha scoperto i figli morti, aveva rotto il vetro dell'auto per dare l'idea che si fosse trattato di una disgrazia. Quando le hanno chiesto per quanto tempo potevano essere stati esposti al caldo e al sole i bambini, ha detto al massimo un'ora, ma non è così. La sua messinscena è impietosamente crollata e ha dovuto ammettere ciò che le veniva contestato. Arrestata con l'accusa di lesioni aggravate, è ora in attesa di giudizio.

Giovani madri perse nel vuoto

La cronaca ci racconta tragedie causate da giovanissime madri "malate" di perdita del senso della realtà, o perché nel cerchio della dipendenza da droghe, come evidentemente è in questa vicenda, o da social addiction come nel caso della madre che era a chattare su Facebook mentre la sua bambina di 6 mesi moriva annegata nella vasca da bagno di casa. Tragedie del vuoto, in cui le vittime innocenti sono i bambini.