Il motivo è tanto stupido e banale quanto disarmante. Cody Bates, 30 enne di Louisville in Usa, ha confessato di aver ucciso suo figlio Prestyn, un neonato di soli 3 mesi perché "colpevole" di un pianto prolungato che non riusciva a fermare.

'Ero stanco e volevo solo dormire'

Parole disarmanti per la banalità del retroscena che raccontano, quanto inquietanti: sono quelle che il trentenne Cody Bates del Kentucky, ha proferito nel corso della sua confessione davanti alla polizia per motivare il gesto con cui ha ucciso il figlio, il piccolo Prestyn di soli tre mesi.

"Ero stanco e volevo solo dormire", ha detto agli inquirenti. Agghiacciante per gli stessi agenti di polizia che hanno raccolto la sua ammissione di responsabilità, è stato il modo in cui l'ha ucciso: l'uomo corpulento, di stazza grossa, ha lanciato il figlio in aria finché è caduto contro il pavimento sbattendo la testa. Per "giustificarsi" ha detto che era in piedi dalla mattina presto e molto stanco.

La bugia smascherata

Ma la confessione del criminale responsabile dell'infanticidio, è stata immediata. Cody Bates, inizialmente, aveva tentato di ingannare gli inquirenti, ma la sua vistosa bugia è stata subito smascherata. Aveva infatti osato sostenere che il piccolo Prestyn era caduto dal divano su cui dormivano entrambi.

Una pusillanime versione dei fatti che non ha ingannato la polizia neanche un istante: le ferite trovate dai medici sul corpo del povero bambino, in particolare le profonde fratture al cranio, segnalavano che l'orrenda verità era ben altra. E così l'uomo, messo all'angolo dalle contestazioni inequivocabili degli inquirenti, ha dovuto ammettere le sue responsabilità e confessare ciò che aveva fatto.

Ora è in carcere in attesa di processo. Per tornare in libertà qualcuno dovrebbe pagare per lui una cauzione di un milione di dollari. Un'eventualità praticamente impossibile.

Il dolore della mamma e della famiglia

La mamma del bambino, stremata dal dolore, non ha neanche la forza di parlare. Lo ha fatto al posto suo, sua madre, la signora Rita Amato, che ha sostenuto che il suo a questo punto ex genero è un "mostro", perché non ci sono altri termini per definirlo, mentre sua figlia è ridotta a relitto umano.

Il piccolo Prestyn era la gioia della casa e aveva portato tanta felicità all'intero nucleo familiare. Ora, oltre al dolore, i problemi economici. Amici e parenti hanno creato una pagina sul sito "GoFundMe" per raccogliere fondi e pagare le spese del funerale dello sfortunato neonato.