L'Isis è una minaccia globale e, secondo il parere del Pentagono, non si estinguerà nel momento in cui cadrà Raqqa, ultima roccaforte del califfato in Siria. Perché se la recente vittoria a Mosul e quella ormai prossima in territorio siriano metterà fine allo Stato Islamico, inteso come sedicente nazione, è altrettanto vero che ci sono tanti gruppi terroristici nel mondo che agiscono sotto l'ispirazione ed il 'marchio' Isis. Tra questi, è considerata molto pericolosa la recrudescenza del terrorismo islamista nelle Filippine.

Manila, la battaglia del governo contro il terrorismo

Washington pertanto non esclude di allargare il fronte anti-Isis inviando i propri droni nelle Filippine. Lo scopo sarebbe quello di coadiuvare le forze armate locali in una lotta effettivamente già in atto. Il punto focale di tale problema sarebbero le isole meridionali dell'arcipelago filippino, in particolare Mindanao dove nella città di Marawi ci sarebbero state centinaia di vittime negli ultimi mesi. La zona è controllata dal 'Maute', gruppo terroristico che si ispira dichiaratamente all'Isis. Alcuni giorni fa il presidente filippino Rodrigo Duterte ha chiesto il reclutamento ulteriore di 20 mila militari per combattere la minaccia. A Mindanao è stata addirittura applicata la legge marziale.

Le forze aeree americane avrebbero dunque il compito di rafforzare questa lotta. Alcuni droni, stando alle dichiarazioni del segretario di Stato americano, Rex Tillerson, sono già nell'area, trasferiti da tempo in determinate basi vicine all'arcipelago. Nelle Filippine sono inoltre presenti militari americani che finora non hanno preso parte ai combattimenti.