#cani uccisi, lanciati dalla finestra e decapitati. È la denuncia presentata dall’associazione #animalista “Il grande sogno”, assistita dall’avvocato Annalisa Campagnacci, e che ha portato all’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Spoleto. Della vicenda ne scrive Cristiana Mapelli nel sito www.tuttoggi.info

La denuncia dei fatti

I fatti sarebbero avvenuti a Foligno, in provincia di Perugia, e sono stati segnalati alla Polizia veterinaria del posto. Secondo la denuncia si tratterebbe di cinque cani, quattro dei quali solamente dei cuccioli di 10 giorni, uccisi, finanche decapitati e poi gettati da una finestra.

La denuncia circostanziata per #maltrattamento di #animali, uccisione e simulazione di reato è stata presentata nei giorni scorsi alla polizia veterinaria.

Le carcasse degli animali sono stati rinvenuti in un vicolo di Foligno. Sarebbero quelli di una cagnolina e dei quattro cuccioli. Il ritrovamento è stato messo in relazione con la segnalazione che aveva fatto una persone, l’11 settembre scorso, in merito ad un episodio avvenuto in un condominio, dal quale erano stati sentiti provenire guaiti rumori. Fino alla caduta, da un terrazzo, del corpo di un cane, al quale erano seguiti anche altri corpi. La proposta di legge per pene più dure.

Le indagini

Grazie al microchip ritrovato sulla carcassa della cagnolina la polizia veterinaria è risalita al proprietario di tutti gli animali.

Il quale ha, però, sostenuto che le bestie erano fuggite di casa qualche giorno prima. Gli agenti hanno anche sentito i vicini di casa dell’uomo, mettendo a verbale il racconto di situazioni di pericolosità sociale del soggetto (in un’altra occasione avrebbe lanciato una stufetta dalla finestra, finendo per colpire un’auto in sosta nel parcheggio) e di comportamenti violenti nei confronti degli animali.

Verso il processo

L’associazione “Il grande sogno” oltre ad aver sporto denuncia ha annunciato che si costituirà parte civile nell’eventuale processo, auspicando che l’autore delle violenze sugli animali risponda del suo comportamento in sede penale per i reati di maltrattamento e uccisione. La onlus ha chiesto anche delle misure preventive, vista la crudeltà con la quale sono stati seviziati e uccisi i cinque cani, in quanto il soggetto in questione possiederebbe altri animali. L’associazione ha anche criticato la leggerezza con la quale le forze dell’ordine sarebbero intervenute alla prima segnalazione dei fatti. Uomini pericolosi per gli animali.