Cercava un attimo di notorietà, gli occhi di tutti puntati su di lui, la ribalta mediatica. E l'ha avuta, nel peggiore dei modi. Stamattina un 16enne si è gettato dal secondo piano di un edificio scolastico di ventimiglia. Un volo di circa 6 metri, durante la ricreazione, mentre l'insegnante era fuori classe, a cui hanno assistito alcuni compagni sconvolti. Un azzardo estremo che, per fortuna, l'ha lasciato miracolosamente illeso.

Ricreazione con 'lancio'

Il protagonista di questo atto folle è un 16enne iscritto a un corso per operatore elettrico dell'istituto di formazione professionale ''Aesseffe'', che si trova a Ventimiglia, al civico 61 di via Roma.

Oggi dopo mezzogiorno, durante la ricreazione il ragazzo si è lanciato dal secondo piano del Centro professionale per l'impiego, all'interno del plesso scolastico. Malgrado abbia fatto un volo di almeno sei metri, è rimasto quasi incolume. Dopo la caduta, è riuscito per un attimo pure ad alzarsi e a percorrere qualche metro, per poi accasciarsi al suolo. E' stato trasportato in codice giallo all'ospedale locale. Ha riportato numerose fratture e traumi non gravi, ed è il meno che potesse accadere.

Bisogno di protagonismo

Non è chiaro se la "bravata" fosse stata ideata già da tempo, se ci fossero stati precedenti tentativi, o se sia stata un'azione "estemporanea". Quel che è certo, invece, è che ha compiuto il folle gesto verso le 12 e 15 quando c'era l'intervallo tra una lezione e l'altra e l'insegnante era fuori classe per fare delle fotocopie.

Gli inquirenti del commissariato di Ventimiglia che stanno indagando per ricostruire l'accaduto, avevano ipotizzato che si trattasse di un caso di Blue whale, il terribile gioco virtuale che spinge i partecipanti a gesti estremi fino al suicidio. Ma l'ipotesi pare essere stata scartata dal momento che dopo la caduta il ragazzo era cosciente e ha detto di averlo fatto per superare la noia, in cerca di un attimo di notorietà.

Inoltre, prima di lanciarsi, a un suo compagno aveva chiesto che lo riprendesse con il telefonino durante il "volo". Quel compagno aveva cercato di dissuaderlo e, anziché riprenderlo, era corso ad avvisare l'insegnante che però era arrivato in classe quando il ragazzo si era già lanciato

Un'altra ipotesi

L'episodio si è verificato alla presenza di compagni di classe, ma anche di ragazzini delle scuole secondarie che a quell'ora uscivano da Scuola che sono rimasti allibiti e scioccati.

Col passare delle ore, è emersa un'altra possibile spiegazione. Gli inquirenti, dopo aver ascoltato familiari e docenti, si sono fatti l'idea che il 16enne, tra paura e volontà di rivalsa, abbia voluto reagire in modo pericoloso e plateale a una possibile sospensione che si stava per abbattere su di lui. Proprio tra oggi e domani, infatti, il collegio docenti avrebbe dovuto decidere se sospenderlo, a seguito di un'aggressione contro un compagno di classe. Il ragazzo aveva già fatto una settimana di assenza da scuola per problemi disciplinari. E forse non erano i soli.