Un vestito neroimmerso nel mar mortoper due mesi ha subito una affascinante processo di cristallizzazione del sale sulla superficie del tessuto.E’ il progetto dell’artista israelianaSigalit Landau, che nel 2014 ha immerso nel Mar Morto per due mesi, un vestito nero in stile ottocentesco. Il Fotografo Yotam Daha immortalatogli splendidi cambiamenti subacquei che si sono verificati sulla stoffa del vestito, come i cristalli di sale che gradualmente hanno aderito al tessuto.

Il vestito nero è magicamente diventato bianco nelle acque del Mar Morto

Il vestito neroè stato fotografato sott'acqua, l'opera racconta il processo di cristallizzazione nelle acque del Mar Morto, ricche di sale.

L'abitoè diventato bianco, il sale lo ha trasformato in un pezzo di cristallo. Il lavoro dell’artista è composto da otto fotografie, l’opera si intitola“Salt Bride” eresterà esposta al Marlborough Contemporary Museum di Londra dal 29 luglio al 3 settembre 2016. L'abito è subito diventato un argomento di tendenza su Facebook e le immagini sono state condivise sul web.

“Salt Bride” è ispirata ad una commedia, che narra di una giovane sposa posseduta da uno spirito

Il Mar Morto, uno dei luoghipiù salati della Terra, è una meta turistica che confina con Israele, Giordania e con i Territori Palestinesi. Questo particolare progetto è stato ispirato da “The Dybbuk”, una commedia teatrale russa, scritta tra il 1913 e il 1916, che racconta di una giovane sposa posseduta dallo spirito maligno e poiesorcizzata.Il vestitonerorappresenta una replica del tradizionale abito indossato dal personaggio della sposta.

“Il vestito nero si trasforma sott'acqua e i cristalli di sale gradualmente aderiscono al tessuto", ha spiegato la galleria Marlborough contemporanea, in un comunicato stampa: "Nel corso del tempo, l'alchimia del mare trasforma il vestito neroda simbolo associato alla morte e la follia, in abito da sposa bianco, simbolo di festa e gioia". Affascinata dalla cristallizzazione del sale, l’artista SigalitLandauha fatto del Mar Morto un tema ricorrente nei suoi lavori.

Landau aveva utilizzato prima delle scarpe, delle bandiere e persino un violino. "Nel corso degli anni, ho imparato sempre di più su questo luogo strano", ha detto, nel comunicato stampa. "La magia è lì che ci attende: il Mar Mortoècome un sistema diverso, ha una logica diversa, è un altro pianeta".