Il Capodanno è una festività tanto attesa durante l'intero corso del mese di dicembre, dopo il Natale e il giorno di Santo Stefano. Il 31 dicembre, per il mondo occidentale, rappresenta una data di fine, ma anche di inizio di una nuova parte della storia di ognuno; si configura come una sorta di "rito di passaggio" che fa da ponte tra il vecchio e il nuovo.

Essendo, pertanto, un'occasione di grandi emozioni e festeggiamenti, è impossibile rinunciare al coinvolgente spirito di convivialità e di banchetto che accoglie l'anno nuovo con l'obiettivo di esorcizzare qualsiasi negatività che possa frustrare i piani organizzati per l'anno a venire.

Superstizioni, festeggiamenti, banchetti e oroscopi accompagnati da un'aria di gioia e ottimismo, caratterizzano questa giornata dell'anno molto particolare e unica. Diversi programmi televisivi, in occasione del primo dell'anno, mandano in onda una serie di concerti di musica classica per contornare ancor più l'aria di festeggiamento e di rilassatezza; le armonie musicali molto spesso sono accompagnate anche da eleganti e leggiadre coreografie di danza classica.

Per non parlare del boom dei scintillanti fuochi d'artificio che, dopo la mezzanotte, colorano e illuminano i cieli notturni di ogni città; fenomeni altrettanto unici ed entusiasmanti nel loro genere.

Nel mondo contemporaneo questa festività ha assunto una serie di connotazioni che, nel corso dei secoli, sono mutate a seconda del periodo storico in cui si sono vissute.

Oggi quasi nessuno si pone domande su come abbia avuto inizio questa festa e quali siano le sue origini. In questo articolo verrà trattato proprio questo argomento, presentando il Capodanno nella sua valenza storica e sociale che ha assunto sin dall'antichità.

Il Capodanno: festa romana legata al culto del dio Giano

Fu Giulio Cesare ad istituire nel 46 a.C.

questa festa inserendo, così, nel pantheon già ricco di figure divine da adorare, quella del dio Giano (dal latino Ianus che a sua volta deriva dal termine "ianua", cioè "porta"), conosciuto anche come il "dio delle porte, degli incominciamenti e degli inizi". Pertanto, non è un caso che i Romani raffigurassero il dio Giano con due facce: una rivolta in avanti (all'anno nuovo) e l'altra rivolto indietro (all'anno appena trascorso); per questa ragione Giano era conosciuto presso il popolo dell'Antica Roma anche come "Giano Bifronte" a motivo della caratteristica di possedere due volti, e quindi, due fronti.

Gennaio (Ianuarius) era divenuto il mese dedicato prettamente a Giano, nome della divinità da cui il mese stesso derivava.

Nel primo giorno di questo mese il popolo celebrava il compleanno del dio compiendo offerte di cibo, come focacce, grano e frutta secca per ottenere prosperità e fecondità durante tutta la restante parte dell'anno; inoltre, per i festanti rappresentava anche un giorno di interscambio di doni e regali per rendere l'occasione ancor più l'atmosfera gioiosa e coinvolgente.

Una tradizione pagana che si è ripetuta nel corso dei secoli ed è stata tradotta in svariati modi a seconda dei momenti storici della storia umana. Tuttavia, c'è da riconoscere che attualmente quasi nessuno riconosce le origini di una festività tanto in voga nel mondo occidentale; il significato religioso del Capodanno è andato perduto con il passare del tempo. Quella che è sopravvissuta fino ad oggi è la tradizione pagana traslitterata nei linguaggi complessi e laici del marketing, del consumismo e dell'intrattenimento.