Vogliono inserirla come materia anche nei licei, pervade la vita di tutti noi in ogni ambito in cui ci muoviamo, tutti ne parlano, tutti la praticano e molti la "subiscono". Si occupa della Grecia che è in crisi e forse trascinerà anche l'euro in una crisi letale; si occupa dell'Italia che con il suo debito e la sua non crescita sta zoppicando e creando grandi difficoltà agli italiani. Si occupa delle imprese, della loro gestione e delle loro difficoltà, si occupa di tecnologia, di occupazione, di lavoro, di risparmio, di profitti e di stipendi. Persino il Papa ha appena scritto un libro che la riguarda. E' l'Economia. Famosa, utile e invadente. Tutti sanno cos'è, tutti la praticano e tutti ne parlano. Certo. Ma cos'è?

"Volete mettere in imbarazzo un economista? Volete contrastarne la probabile sicumera? Chiedetegli a bruciapelo di definire esattamente la materia economica, l'oggetto delle sua scienza. Ed egli annasperà... Noi tutti sappiamo intuitivamente distinguere ciò che appartiene all'economia e ciò che non le appartiene. Ma non sappiamo con pari facilità spiegare il perché della distinzione, non sappiamo mettere la logica al posto dell'intuito".

Così scrive nel suo "Impariamo l'economia" (Rizzoli), Sergio Ricossa,uno dei più grandi economisti italiani, e faremmo bene a dargli retta perché, per quanto possa sembrare strano, tutti ne parlano, tutti la praticano e tutti la "usano" ma l'economia non è così facilmente definibile. E se non sappiamo nemmeno bene cosa sia, come facciamo ad applicarla e a difenderci dai suoi effetti? L'economia è importante, i suoi strumenti e le sue teorie influiscono in modo determinante sulle condizioni e sui destini delle nostre vite: a volte siamo nelle sue mani, nelle mani di una cosa che non si sa nemmeno bene cosa sia.

Ognuno di noi vivendo immerso nel mondo moderno è costretto ad avere a che fare con questioni economiche, non fosse altro che per procurarsi i soldi o il modo per vivere; e ognuno di noi si è fatto, e continua a farsi, una propria idea di che cosa sia l'economia. Per qualcuno l'economia è gestire la propria attività lavorativa, per qualcuno è gestire la propria azienda, magari crearne una nuova lanciando una start up che realizzi il sogno imprenditoriale legato ad una passione; per altri l'economia è la finanza, le banche, le monete e le transazioni finanziarie. Per altri ancora è il commercio, le compravendite oppure le tasse che lo Stato e le sue amministrazioni impongono ai cittadini.

Forse l'economia è tutto questo insieme e contemporaneamente; e allora il gioco si fa complesso, come su una scacchiera. Il movimento di un singolo pezzo può essere semplice (il pedone muove in questo modo, il cavallo in quest'altro e così via); ma quando cominciate a muoverli tutti e a dover incastrare le vostre mosse con quelle dell'avversario (della concorrenza), le combinazioni diventano quasi infinite e la complessità impressionante. Quello che state leggendo è il primo articolo di una serie di conversazioni in cui, settimanalmente, cercheremo di parlare di economia e dintorni, provando senza pregiudizi a descriverla e magari ad approfondire i suoi contenuti nella speranza che possano essere utili per capire, per decidere e anche per difendersi.