Con il no categorico di Angela Merkel al taglio del debito reclamato dal nuovo governo anti-austerità di Alexis Tsipras la Germania respinge il tentativo di Atene di aggirare gli obblighi stabiliti dall'Ue. Dopo una volontaria rinuncia dei creditori privati "un nuovo taglio del debito non lo vedo" ha dichiarato in un'intervista al giornale Hamburger Abendblatt la cancelliera tedesca Angela Merkel ferma nel suo no alla cancellazione del debito in Grecia dopo che Yanis Varoufakis, ministro delle Finanze greco, ha sbattuto la porta in faccia alla Troika incontrandosi con Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'Eurogruppo.
In questo incontro è stato annunciato che la Grecia non collaborerà con la Troika (formata da Banca Centrale Europea, Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale) evitando di chiedere l'estensione del piano di salvataggio concordato con Washington e Bruxelles in scadenza il prossimo 28 febbraio.
Il nuovo governo di Alexis Tsipras sfida la Merkel e intende "portare avanti riforme che rendano l'economia più competitiva" e i "conti pubblici in equilibrio" rifiutandosi di "cooperare con la missione della Troika", secondo quanto ha dichiarato Yanis Varoufakis, al termine del suo incontro con Jeroen Dijsselbloem sfidando la politica economica europea. Varoufakis, nel dichiarare tutto questo, ha confermato l'impegno del suo governo ad attuare le riforme necessarie per rendere l'economia più competitiva, mettendo però fine all'austerità.
La presa di posizione del nuovo governo greco non disposto a rispettare le condizioni trattate con la Troika "mette il suo Paese in pericolo" ha avvisato il presidente del Parlamento Ue Martin Schulz in un'intervista a Der Spiegel.
Le banche hanno già decurtato diversi miliardi del debito greco, continua la Merkel, e la Germania non concederà altre riduzioni del debito ad Atene; potrà continuare a mostrare solidarietà per la Grecia come per altri Paesi colpiti dalla crisi se "questi conducono le riforme e le misure di risparmio".
La Merkel si augura che gli sforzi della Grecia ottengano il successo sperato e sa che gran parte dei greci non possono fare nulla contro la realtà che dimostra come tante cose per decenni siano state fatte male nel loro Paese. L'obiettivo per la Germania è che la Grecia resti membro dell'Eurozona mantenendo le promesse di riforme.
Come per gli altri partner europei, la Germania attende proposte concrete anche da parte del governo greco. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha voluto mettere i puntini sulle 'i' dichiarando al giornale Welt che respinge la contestazione che la Germania abbia imposto l'obbligo del rigore ai Paesi coinvolti dalla crisi. Ogni decisione nell'Ue viene presa a maggioranza, a volte all'unanimità, e le regole del Patto di Stabilità non fanno parte di un diktat tedesco.