Ci sono un Italiano, un Francese, un Tedesco e un Inglese. L’Inglese si affaccia sul canale della Manica e dice agli altri:

- “Scusate, dovrei andare a pesca, come abbiamo sempre fatto da secoli io e i miei antenati”.

-Risposta degli altri tre: “Eh no, per la pesca dobbiamo verificare le quote pesca, le quote del mediterraneo e le compensazioni con le quote del mare del nord, e le quote del tonno, e le quote delle aringhe, e le quote ….”

-Inglese: “ …ok, ok, ok…lasciamo stare la pesca; piuttosto volevo dirvi che dovrei coltivare il grano perché quest’anno mi sa che sarà una buona annata..”

-Risposta degli altri tre: “Eh no, per il grano dobbiamo verificare le quote cereali, le quote del grano e le compensazioni con le quote degli agrumi, e le quote ….”

-Inglese:”…ok, ok …ho capito…però se fate così è veramente complicata la faccenda, abbiate pazienza !

Comunque, volevo dirvi che per le mucche avrei intenzione…”

-Interruzione degli altri tre: “Eh no, per le mucche intanto dobbiamo verificare le quote di allevamento, e poi le quote latte che sono già un problema anche in Italia e in Francia. E poi ……”

-Interruzione dell’Inglese: “no, no …fermi….ho capito, non sono mica stupido. Ok, va bene, allora vi dico solo un’ultima cosa e poi non vi scoccio più: ma andatevene a quel paese! “.

Sarebbe bene non sottovalutare gli Inglesi. Nel secolo scorso praticamente tutti i paesi europei sono stati governati da dittature, rosse o nere che fossero. Tranne la Gran Bretagna che, mentre Hitler bombardava, riuniva il parlamento e prendeva decisioni che avrebbero portato alla costituzione del fronte degli “alleati”, che avrebbe salvato anche l’Italia (e impedito poi che cadesse di nuovo sotto dittatura come oltre cortina).

Con l’avvento dell’Unione Europea si sono viste anche delle follie burocratiche, e ancora una volta gli Inglesi si sono dimostrati tra i più attenti critici e i meno inclini a farsi fagocitare dalle suddette follie. Se non gli unici, sono stati i più tenaci guardiani ed oppositori dello strapotere e della invadenza della euroburocrazia.

Fino all’ultimo abbiamo sperato che non uscissero, per non perdere il loro contrappeso in una unione europea sbilanciata, per non restare troppo soli in una costruzione che scricchiola da tutte le parti. Cambiare in meglio l’Unione senza di loro sarà più difficile. Ma forse anche questa volta ci salveremo grazie a loro, che dando un segnale così forte poterebbero aiutarci ad uscire dal torpore.

Intanto, però, per non sbagliare, loro se ne vanno e, come fece già in partenza la Norvegia, stanno fuori dall’Euro e anche dall’Unione.

Non escono dall’Europa, escono da questa unione europea. Nella quale chi resta continua a pensare che ci si debba unire ancora di più, confondendo l’unione con l’omologazione. Le unioni economiche possono funzionare molto bene, quelle politiche sono un terreno minato. E l’utopia ultima rimane quella di sempre, aspirare ad un unico governo mondiale! Ma non ci si arriverà, perché prima di allora qualcuno deciderà di uscire.

E se ora gli inglesi hanno deciso di uscire, un paio di motivi ci saranno. Sarebbe bene non sottovalutare i motivi degli inglesi.