Dopo l'irrigidimento delle relazioni diplomatiche con Stati Uniti ed Unione Europea, la Russia ha deciso di dare vita ad una propria Agenzia di rating, per cercare di contro-bilanciare lo strapotere delle "tre sorelle" occidentali, Standard&Poor's, Moody's e Fitch. Dallo scorso anno, la Banca Centrale Russa ha autorizzato l'Analytical Credit Rating Agency (ACRA) ad effettuare valutazioni. E secondo gli esperti del settore, quando ACRA inizierà a fare valutazioni, potrebbe trovare riconoscimento ed essere ritenuta attendibile anche all'estero. Ma per ora, l'agenzia non sembra essere stata accolta con favore dagli investitori stranieri.

Alla guida dell'ente c'èYekaterina Trofimova, che ha lavorato per più di un decennio negli uffici parigini diStandard&Poor's.

Il lancio di ACRA

LaTrofimova, intervistata al Forum economico di San Pietroburgo, rimpiange la scelta, effettuata venti anni fa dalla Russia, di lasciare il mercato delle agenzie di rating nelle mani delle agenzie globali, che ritiene, non siano "all'altezza degli obiettivi e delle esigenze della Russia". Parole diplomatiche dietro alle quali si nasconde in realtà un malcontento di lunga data per l'operato delle agenzie di rating occidentali, criticate a più riprese da Mosca.Al Forum la Trofimovaè intervenuta per accendere i riflettori sul progetto dell'agenzia di rating russa ACRA, prima che questa inizi ad emettere valutazioni, tra alcuni mesi.

Il nazionalismo dilaga in Russia

La creazione dell'agenzia di rating russa alimenta il nazionalismo, che è cresciuto negli ultimi anni, di pari passo con le vicende che hanno portato alla rovina le relazioni tra la Russia e l'occidente, a seguito delle divergenze di vedute relativamente al conflitto ucraino. Putin sta portando avanti un processo di riduzione della "dipendenza" dalle istituzioni americane ed europee.

Le critiche russe alle principali agenzie di rating

I dirigenti della Federazione Russa hanno aspramente ed a più riprese criticato le "tre sorelle" occidentali,S&P, Moody's e Fitch Ratings. Lo scorso anno, la decisione diMoody's e S&P di declassare il rating Sovrano della Russia, classificandolo "spazzatura", fu duramente contestata da Mosca, che considerò la mossa come una ritorsione politica, riconducibile al deterioramento delle relazioni con i governi occidentali.