positano, amena località italiana abbarbicata sulla splendida costiera amalfitana, è una delle località più fotografate al mondo e le sue immagini appaiono su migliaia di profili Instagram insieme ad altre bellezze paesaggistiche come i tetti bianchi di Santorini o lo skyline di New York, divenuti vere e proprie icone per i viaggiatori. Del resto come non essere d’accordo sulla splendida visuale che si gode da Positano e sull’incredibile impatto che si ha giungendo ai suoi piedi e ammirando la spettacolare varietà di colori delle pareti delle sue case?

Ma se fino a oggi fotografare Positano poteva essere un’azione come un’altra, nel futuro non solo occorrerà uno speciale permesso, ma si dovrà pagare la bellezza di 1.000 euro a scatto nel caso le foto vengano poi utilizzate per scopi pubblicitari o commerciali.

Chi deve pagare la tassa

Michele De Lucia, sindaco di Positano, ha deciso di stabilire una tariffa di 1.000 euro a fotografia scattata all’idilliaco paese e di 2.000 euro per filmato, per coloro che intendono utilizzare immagini e riprese per scopi commerciali o pubblicitari; tutti salvi quindi i turisti e i giornalisti, che sono esentati dal pagare dazio purché il materiale rimanga a uso privato, educativo o giornalistico. I motivi di questo bizzarro balzello, come spiega il sindaco De Lucia, sono legati per lo più al fatto che molti utilizzavano Positano come marchio da abbinare ai loro prodotti o come sfondo a produzioni cinematografiche; in particolare, sottolinea De Lucia, la tassa serve anche a controllare il territorio, spesso utilizzato come set cinematografico improvvisato con la conseguente creazione di traffico e congestione nelle strade principali del paese.

Poiché oltre alla tassa è prevista una richiesta di autorizzazione al comune, in questo modo si eviteranno disagi alla viabilità e soprattutto un utilizzo talvolta improprio o eccessivo di uno dei più famosi panorami italiani.

C’è chi va controcorrente

E se Positano cerca di smorzare l’eccessiva attenzione sulle sue bellezze paesaggistiche, c’è invece chi offre denaro per abitarle; è il caso di Bormida, un paese di montagna che si trova in Liguria e il cui sindaco, Daniele Galliano, nel mese di maggio ha introdotto un incentivo pari a 2.000 euro destinato a tutti coloro che intendono trasferirisi.

Bormida, che ha subito un drastico calo della popolazione a causa dei numerosi giovani che se ne sono andati in cerca di lavoro, sta cercando di attirare nuovi cittadini che intendano alzare il numero degli abitanti, ora fermo, come sottolinea il sindaco sulla sua pagina Facebook, ad appena 394 anime.