Riuscire a decidere quale sia la migliore forma d'investimento per i nostri risparmi, è quasi un impresa impossibile. E' facile perdersi nel mare d'offerte attuali, per chi non ha competenze o tempo da dedicare ad una ricerca cavillare. Alcune forme d'investimento infatti, possono risultare più convenienti di altre o, avere dei vincoli particolari, ma vediamole nel dettaglio:

  1. Fondi comuni: il concetto alla base di tali fondi, è l'investimento su un certo numero d'azioni controbilanciando così, l'eventuale crollo di un'azione con il valore di un'altra. Attualmente è possibile scegliere tra tre diverse tipologie di fondi comuni:
  • Azionari; forma d'investimento che riguarda azioni o obbligazioni convertibili, caratterizzate da rendimenti elevati ma anche maggiori rischi.
  • Obbligazionari; tale forma d'investimento, caratterizzate da pochi rischi e rendimenti, riguarda sopratutto obbligazioni ordinarie e titoli di Stato.
  • Bilanciati; tale investimento equilibra vantaggi e svantaggi, mitigando così i rischi.

Più convenienti rispetto ai titoli di Stato, i conti deposito costituiscono una delle migliori forme d'investimento per i risparmi: tassi d'interesse fino al 2,56% l'anno, per cinque anni, con una media del 2,38%. Un totale percentuale che, portano in media un guadagno in termini d'interessi quasi quattro volte superiore ai titoli di Stato. Punto a sfavore di tale forma d'investimento è costituito dall'obbligo di dover vincolare il denaro, per un certo periodo di tempo.

Ultimi ma non per importanza, i buoni fruttiferi postali presentano un'attuale situazione che non li rende una forma d'investimento vantaggiosa, in quanto presentano degli interessi bassi a livello Europeo e non garantiscono protezione in termini inflazionistici.