TenarisDalmine è una multinazionale italiana con sede sociale in Lussemburgo che produce tubi di acciaio senza saldatura per l'industria energetica, automobilistica e meccanica. Inoltre offre servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas. Fatturato annuale di 10 miliardi di dollari e 23.500 dipendenti nel mondo, oltre 3.000 in Italia.

Viste le caratteristiche dell'azienda e il suo business fortemente incentrato sui servizi e vendita di prodotti ad aziende petrolifere, è certo che l'andamento del titolo segue molto il prezzo del petrolio.

Oggi 4 marzo il titolo è quotato a 12,7 euro, un valore basso visto che:

  • la discesa del valore del greggio è stata già scontata dal titolo, infatti la performance a 6 mesi è di -25%;
  • l'euro ha perso valore sul dollaro, elemento che avvantaggia l'azienda;
  • negli ultimi 3 anni il titolo viaggiava sempre e senza grosse oscillazioni intorno ai 15 euro;
  • valutazione di Fitch: A- Dunque solidità aziendale buona in termini finanziari;
  • negli ultimi due giorni il titolo ha registrato performance migliori di quelle del mercato.

Acquisto del titolo da prendere in considerazione per chi ha un profilo di rischio medio alto e ha intenzione di fare un investimento di breve periodo (1 - 2 mesi) e speculare su un possibile rimbalzo del titolo.

La volatilità può essere molto alta, bisogna considerare che è un'azione sempre molto scambiata nei mercati. Dunque da evitare per chi ha intenzione di fare un investimento di lungo periodo e non ha tempo per seguire quotidianamente le movimentazioni in borsa del titolo.

L'azienda ha annunciato centinaia di esuberi per far fronte al momento di crisi.

Nell'incontro al Ministero tra il governo e i rappresentanti parlamentari della zona di Bergamo dove ha sede la ditta, si discuterà di eventuali azioni per contrastare la difficile situazione. Nei prossimi giorni gli esponenti di governo prenderanno contatto con i vertici aziendali per chiarire la situazione e seguire gli sviluppi auspicando in ogni caso un esito positivo del confronto già in atto tra azienda e sindacati locali.

Pur avendo una particolare attenzione per il proprio personale, vedi ad esempio la partecipazione all'evento 'Luogo di lavoro che promuove salute', l'azienda è diventata una multinazionale globalizzata e per gestire i costi della crisi riduce il personale e delocalizza.

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