Il tasso di motorizzazione in Italia è di 608 veicoli ogni 1000 abitanti (rapporto ISTAT), uno dei più alti al mondo e in Europa è secondo solo a quello del Lussemburgo. Le auto elettriche però non danno segnali positivi, gli acquisti sono molto bassi nonostante i numerosi vantaggi: incentivi all'acquisto, zero inquinamento acustico, riduzione delle emissioni di anidride carbonica, spese di manutenzione e di rifornimento inferiori alle macchine con motore a scoppio. Il problema è il prezzo abbastanza elevato ma soprattutto la mancanza di colonnine per la ricarica delle batterie, in Italia sono meno di 500.



Lo studio

L'Università di Cambridge ha appena terminato uno studio dove si dichiara che se vi fossero presenti più infrastrutture di supporto alle auto elettriche ogni autista risparmierebbe almeno 1200 euro l'anno e si registrerebbe una diminuzione del 47% delle emissioni di anidride carbonica entro 15 anni, il che contribuirebbe ad una diminuzione del riscaldamento globale.

Philip Summerton, uno dei ricercatori dello studio, dice: "Ci sarà una transizione nei prossimi 10 anni ma non vedremo un deciso cambiamento fino a che i consumatori non supereranno i dubbi dati dalla scarsa autonomia dei veicoli elettrici, il che potrà avvenire solo con un programma d'investimenti per le infrastrutture dedicate al rifornimento di elettricità".

Domanda e offerta attuali

La richiesta è quasi nulla, nemmeno l'1%. Ma al momento dell'acquisto di una nuova macchina l'84% delle persone si preoccupa di comprare un auto con bassi consumi e il 54% si informa ed è sensibile alle emissioni del veicolo. Attualmente le case automobilistiche che stanno proponendo auto elettriche sono numerose, sia per auto sportive come la Tesla sia per auto per un pubblico più vasto come ad esempio la Renault Zoe, la più competitiva sul mercato: 21.650 euro, 210 km di autonomia, arriva fino a 135 chilometri orari.

La ricaduta economica sul mercato interno

Si stimano in migliaia i nuovi posti di lavoro che questo mercato creerebbe. I benefici inoltre si farebbero sentire sui conti dello stato dato che il petrolio diminuirebbe drasticamente il suo prezzo.Questi dati indicano che la strada da fare è lunga ma con un ulteriore miglioramento tecnologico, soprattutto per quanto riguarda la batteria, e un deciso investimento sul numero delle stazioni di rifornimento, il consumatore guadagnerebbe fiducia e le auto elettriche potrebbero essere il futuro.

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