Si fa strada il dibattito sulla riforma della Scuola 2014, la Giannini accenna ai possibili cambiamenti, con 36 ore di lavoro settimanale e stipendio aumentato, ma solo fino a un massimo teorico del 30% e solo per alcuni. Misure che potrebbero portare dei miglioramenti o interventi assurdi?

Riforma della scuola 2014, il MIUR, la Giannini e il nuovo contratto di lavoro

Se dovesse passare la riforma della scuola 2014 del MIUR guidato dal Ministro Giannini, sarebbe un'autentica rivoluzione. O sarebbe meglio parlare di terremoto? In un interessante articolo di oggi su Repubblica vengono riassunti i possibili cambiamenti del piano Giannini: il nuovo contratto di lavoro per la scuola prevederebbe un aumento a 36 ore settimanali di disponibilità per i docenti (a oggi 25 ore per le scuole d'infanzia, 24 per le elementari, 18 per le scuole medie e superiori).


La possibile riforma della scuola 2014, come specificato dal sottosegretario Reggi, prevederebbe scatti di anzianità invariati e aumento dello stipendio (tramite premi) fino al 30 per cento ma solo per chi ricopre ruoli di responsabilità (esempio: vice presidi e docenti anziani) o alcune specifiche attività (informatica e lingue straniere). Ma non solo si aumentano le ore settimanali, anche la disponibilità per l'anno scolastico, che potrebbe arrivare a 230 giorni. Si parla inoltre di supplenze brevi affidate a docenti interni. Già su quanto accennato finora ci sarebbe molto da discutere, ma va considerato inoltre che sarebbero, secondo il ministro Giannini attualmente a capo del MIUR, i dirigenti scolastici a decidere a chi assegnare i premi stipendiali.


Inoltre la riforma della scuola 2014 del Governo Renzi e del ministro Giannini in particolare, potrebbe proporre un altro cambiamento clamoroso: il taglio della durata delle scuole superiori, non più 5 anni, ma solo 4.

Riforma della scuola 2014, abilitazione, graduatorie ad esaurimento e d'istituto

Si parla anche di rivoluzionare, con quella che va definendosi come la possibile riforma dell'istruzione Giannini, le possibilità stesse di diventare insegnanti. Potrebbe essere necessaria la laurea magistrale, quindi 3 anni più 2 di studi, più un anno di tirocinio in classe, e infine l'esame di abilitazione all'insegnamento. Ma naturalmente si dovrebbe prima passare per lo svuotamento delle GAE Scuola, le Graduatorie ad esaurimento per le quali si stimano oltre 154 mila iscritti. Si parlerebbe inoltre di sparizione delle Graduatorie di istituto della scuola, che al momento contano circa 467 mila iscritti.

Miur, Riforma della Scuola 2014: un'assurdità o un miglioramento?

Come si sarà capito, si parla di proposte bomba. L'Anief ha dichiarato di non volerne parlare prima dell'aumento delle retribuzioni (i docenti italiani rispetto alla media europea sono notevolmente sottopagati). In rete hanno cominciato a trapelare le informazioni riportate solo da pochissimo e già si sviluppano polemiche veementi sui social network.

Facile immaginarne i motivi: la possibile riforma della scuola 2014 comporterebbe aumenti di stipendio solo per alcuni e contenuti rispetto al raddoppio delle ore per molti dei docenti (i premi arriverebbero fino al 30%, ma non sarebbero di tale entità, in media). Inoltre è come sempre argomento di dibattito la quantità di ore non calcolate, a livello settimanale (a cui comunque si aggiungono le 80 ore annuali per consigli di classe e collegi docenti): il tempo di lavoro da casa (per correzione di compiti e quant'altro) fa sì secondo molti che le ore complessive di lavoro siano molto superiori alle 18 ore teoriche settimanali ufficiali.

Il sottosegretario Reggi, sulle possibilità di attuazione di una riforma davvero imponente, ha dichiarato (forse con un certo ottimismo) "dieci giorni ancora e la nostra proposta diventerà una legge delega". A beve scopriremo se davvero i cambiamenti ipotizzati potrebbero diventare realtà.

A questo punto giriamo la domanda ai lettori: voi cosa ne pensate delle idee di riforma del ministro Giannini? Fateci conoscere la vostra opinione lasciando un commento qui sotto!