Si accende il dibattito sul tema Pensioni, con il caso dei quota 96 della scuola e con le ipotesi di riforma riguardanti la pensione anticipata o cosiddetta pensione di anzianità. Le novità in materia dovrebbero essere contenute nel testo della legge di stabilità ,che secondo le ultime stime dovrebbe iniziare ad essere discussa intorno alla metà del mese di ottobre 2014. Si attendono diverse novità tra cui anche un prelievo di solidarietà sulle pensioni d'oro che porterebbe circa un miliardo di euro nelle casse dello Stato.

Pensioni 2014: riforma della pensione anticipata e ipotesi di copertura

A quanto pare sembra che il Governo Renzi abbia intenzione di mettere in campo un piano di riforme per aumentare la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.

Ciò servirebbe a favorire lo svecchiamento degli organici nelle amministrazioni pubbliche, che sono divenuti ormai tra i più anziani d'Europa, inoltre un ipotetico turn over favorirebbe anche l'ingresso di tanti giovani nel mercato del lavoro. Per fronteggiare la crisi, il ministro Madia di recente ha proposto un sussidio di 750 euro mensili per tutti quei lavoratori che perdono il lavoro in concomitanza ( 4 o 5 anni) della maturazione del diritto di andare in pensione. Tale prestito (cosiddetto APA) erogato dallo Stato, poi dovrà essere rimborsato dal contribuente una volta andato in pensione. Tale operazione secondo le stime dovrebbe agirarsi intorno al costro di 500-600 milioni di euro. Un altra ipotesi in campo è la cosiddetta pensione anticipata con penalizzazione, che consentirebbe di andare in pensione uno o due anni prima, ma con una decurtazione sull'assegno pensionistico che è ancora da definire.

Pensioni 2014: quota 96 della scuola e coperture

Dopo la cancellazione degli emendamenti riguardanti il caso dei Quota 96 della scuola dal testo del decreto PA, 4000 insegnati esodati dalla legge Fornero hanno deciso di scendere in campo il 29 agosto per manifestare il loro disappunto al Governo Renzi. Il Governo d'altro canto fa sapere che sta pensando a un contributo di solidarietà da applicare alle pensioni sopra i 3500 euro mensili per finanziare le riforme sopracitate e dare la possibilità a chi è rimasto esodato di andare in pensione.