Slittano i termini per la presentazione delle domande per il Concorso del Ministero dei Beni Culturali bandito per far fronte alle maggiori esigenze di tutela, vigilanza e ispezione, protezione e conservazione dei beni culturali in tutta Italia durante il periodo di svolgimento del Giubileo straordinario della Misericordia.

Il bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°98 del 22/12/2015 prevedeva, infatti, l’invio delle domande a partire da oggi, 21 gennaio 2016, ma un annuncio apparso sul sito istituzionale del Mibact sposta la data alle ore 12 del 18 febbraio 2016.

Slitta in avanti, di conseguenza, anche il termine ultimo per l’invio delle domande di partecipazione al concorso Mibact, fissato alle ore 12 del 19 marzo 2016.

60 assunzioni di esperti al Mibact in tutta Italia: i requisiti

Con questo nuovo concorso bandito da Mibact, verranno effettuate 60 assunzioni con un contratto della durata di 9 mesi. Si tratterà di esperti che saranno impiegati presso biblioteche, musei ed altri siti statali in attività di tutela, vigilanza, conservazione e valorizzazione dei beni culturali in tutta Italia il cui elenco è riportato in allegato al bando di concorso.

I candidati dovranno essere in possesso del titolo di studio di laurea, specialistica o magistrale. Altri titoli valutati saranno il dottorato di ricerca nell’ambito dei beni culturali ed un’esperienza almeno triennale in attività connesse al medesimo settore.

Viene richiesta, inoltre, un’età non superiore ai 40 anni, la cittadinanza italiana (o di un Paese UE) e iil pieno godimento dei diritti politici.

Quando fare domanda per il concorso Mibact

Come anticipato, i termini per inoltrare la domanda di partecipazione per il concorso Mibact sono slittati rispetto a quando inizialmente previsti.

La domanda potrà essere presentata, seguendo le modalità on line che saranno pubblicate sul sito del Ministero dei Beni Culturali, a partire dalle ore 12 del 18 febbraio e fino alle ore 12 del 19 marzo 2016.

La domanda dovrà essere completata allegando il curriculum vitae in formato europeo riportante titolo di studio, le conoscenze linguistiche e le esperienze professionali nel settore dei beni culturali che saranno valutate in fase di formazione della graduatoria per l’assunzione dei 60 esperti.