La disoccupazione agricola, come ogni altro sussidio di disoccupazione è un'indennità erogata direttamente dall'Inps ai lavoratori impiegati nel settore agricolo che perdono il lavoro involontariamente. Rispetto alle altre indennità, questo sussidio ha una scadenza prefissata, cioè non deve essere presentata subito dopo aver perso il lavoro, ma entro il 31 marzo di ogni anno successivo a quello in cui si verifica la cessazione del rapporto di lavoro. L’istituto della disoccupazione agricola è stato l’oggetto della circolare Inps n°19 del 31 gennaio 2016 ed è stata completata dal punto di vista delle nuove soglie, dalla circolare n° 48 del 14 marzo 2016.

Ecco tutto quello che bisogna conoscere del sussidio per disoccupati.

Soggetti interessati e requisiti

Come dicevamo, la disoccupazione agricola spetta a tutti i lavoratori di questo comparto, cioè operai agricoli a tempo determinato o indeterminato, piccoli coloni e coltivatori diretti che hanno versato volontariamente fino a 51 le giornate di iscrizione negli elenchi nominativi agricoli. I requisiti necessari per accedere al sussidio sono diversi. In primo luogo bisogna iscriversi al DipartimentoTerritoriale del Lavoro (Ufficio di Collocamento) come disoccupato. Poi sono necessarie almeno 102 giornate di lavoro, cioè 102 contributi giornalieri versati nei 2 anni che precedono l’anno in cui si presenta la domanda.

In altri termini, per presentare la domanda nel 2016, sono necessarie minimo 102 giornate di lavoro tra il 2014 ed il 2015. Necessaria anche l’anzianità contributiva di almeno 2 anni. In questo caso fa fede l’iscrizione negli elenchi dei lavoratori in agricoltura, ma può bastare anche l’aver versato almeno un contributo per disoccupazione due anni prima del 2016.

L’iscrizione negli elenchi degli addetti ai lavori in agricoltura è sempre necessaria.

Come presentare domanda e importi 2016

Come dicevamo, la domanda va presentata entro il 31 marzo 2016. Presentarla in ritardo, cioè dopo la scadenza fa perdere il diritto all’indennità. La domanda va presentata sempre all’Inps, rivolgendosi ad un patronato che provvederà per conto del disoccupato, all’invio telematico.

In alternativa, per coloro che sono dotati di codice Pin e credenziali di accesso ai servizi telematici Inps, la domanda può essere presentata autonomamente tramite il portale ufficiale dell’Istituto e la sua area “servizi per il cittadino”. Con la recentissima circolare del 14 marzo, l’Inps ha confermato anche per il 2016, le stesse soglie, gli stessi importi previsti per il 2015. Questo per via del tasso di inflazione che non è aumentato nel corso del 2015. La disoccupazione agricola viene pagata dall’Inps in soluzione unica, di norma entro il mese successivo a quello di presentazione. Gli importi previsti per il 2016, cioè per i periodi di lavoro svolti nel 2015, sono fissati in 1.165,58 euro per il massimale più alto e in 969,77 per il più basso. Di norma si percepisce il 40% della retribuzione giornaliera percepita durante il lavoro, moltiplicata per le giornate di lavoro svolte, con un massimo di 180 giornate.