Nuovo approfondimento sulla riforma Pensioni 2017. Le novità di oggi, mercoledì 31 agosto, si rifanno ai costi dell'Ape e le eventuali misure su quattordicesima e ricongiunzioni gratuite. Al momento i lavoratori precoci stanno vivendo giorni di grande apprensione. Infatti sembra scivolare via la loro richiesta di quota 41, ovvero lasciare il posto di lavoro con la pensione senza penalizzazioni dopo 41 anni di contributi. Per tutti. I prossimi incontri tra governo e sindacati chiariranno se ci sarà spazio per l'eventuale bonus precoci. La situazione però non è rosea.

Il piano del governo, quanto costa l'Ape? Ultime novità pensioni a mercoledì 31 agosto

La legge di Stabilità per il 2017 quasi sicuramente conterrà il pacchetto previdenziale. Come sarà composto quest'ultimo non è ancora dato saperlo. L'Ape dovrebbe essere quasi ufficiale però. Così anche i suoi costi. Il governo prevede una spesa di 650 milioni per l'introduzione dell'anticipo pensionistico. Di questi 650 milioni, la parte più ingente servirà per coprire le spese relative alle detrazioni fiscali in favore delle categorie più svantaggiate. Sono invece 50 i milioni che l'esecutivo prevede per il finanziamento della gestione operativa, affidata come sappiamo all'Inps di Boeri. In totale, il piano pensioni prevede una spesa complessiva di circa 2 miliardi.

C'è infatti da mettere in conto l'intervento sulle pensioni minime, su cui si agirà probabilmente attraverso il raddoppio della platea dei beneficiari della quattordicesima, che passerebbero a 2,4 milioni di pensionati. Il costo dell'operazione sfiorerebbe il miliardo di euro. C'è poi il tema delle ricongiunzioni gratuite, che se aggiunte al pacchetto, come sembra, avrebbero un costo di 90 milioni di euro nel primo anno di attuazione.

Ecco quanto "costerebbero" i lavoratori precoci al governo

Che le pensioni dei lavoratori precoci con quota 41 siano lontane dalla loro realizzazione lo si evince dai costi che il governo dovrebbe affrontare per la loro realizzazione. Si parla di una spesa tra gli 1,2 e 1,8 miliardi di euro. Quasi l'intero pacchetto. Il doppio (o il triplo) rispetto all'Ape.

Se il governo intende arrivare ad una spesa di 2 miliardi di euro, non ci sarebbero le risorse necessarie per i precoci. Va da sé. Neanche in caso di estrema parzializzazione, dove si scenderebbe ad una spesa pari a 800 milioni di euro. Ancora una volta troppi per poter essere uniti ad Ape (650 milioni), estensione della quattordicesima (900 milioni di euro) e ricongiunzioni gratuite (90 milioni). Ancora una volta dunque i lavoratori precoci potrebbero restare al palo. Qual è la vostra opinione in merito? Per ulteriori aggiornamenti sui costi del pacchetto previdenziale e sulla sua realizzazione cliccate Segui in alto a destra.