Siamo di fronte ad una piccola ripresa, con il Pil che sale in maniera superiore, anche se di poco, rispetto al previsto. Una notizia positiva questa, ma da non utilizzare per sogni e voli pindarici per quanti aspettano novità dal Governo. Tra questi anche gli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici che attendono con ansia lo sblocco del contratto. Una attesa che ormai si protrae da 8 anni e che, secondo le ultime notizie, rischiano di salire ancora. I sindacati contestano la mancanza di conferme da parte del Governo e avanzano sospetti sulla riuscita dell’operazione sblocco.

Risorse scarse

Come dicevamo, 8 anni di attesa che forse non basteranno. Un rinnovo del contratto, quello dei lavoratori del Pubblico Impiego che anche una sentenza della Corte Costituzionale sembra non essere in grado di aiutare. Nel 2015 i Giudici Costituzionalisti tacciarono di incostituzionalità il blocco relativo al Decreto Salva Italia di Monti e della Fornero. La sentenza, anche se non ha sancito la sua retroattività (nessun arretrato da erogare ai lavoratori per gli anni precedenti la sentenza stessa), di fatto obbliga l’Esecutivo a provvedere allo sblocco. Nella bozza di intesa siglata a fine 2016 tra Governo e sindacati si parlava di 85 euro di aumento lordo e medio per i lavoratori.

Aumento che in base alle cifre stanziate nell’ultima Stabilità e poi nel DEF (cifre previste) sembrano non bastare. Servirebbe una nuova dotazione nella prossima Legge di Bilancio, ma si entra nel campo delle ipotesi. Infatti, nonostante l'aumento del Pil, indiscrezioni parlano di una manovra finanziaria comunque difficile.

Per esempio, il Vice di Padoan, Morando, parlando di pensioni al quotidiano “la Repubblica” ha ribadito come non si possa fare tutto per via delle risorse disponibili e che il Governo ha in mente di dedicarsi al rilancio occupazionale dei giovani, tralasciando o dedicando meno alle altre problematiche italiane. In pratica, soldi non ce ne sono ed i sindacati non sono tranquilli sulla riuscita dell’operazione sblocco.

Una partita a scacchi

Il sospetto che la situazione non sia positiva e che gli scenari siano bui viene fuori anche da alcune cose che il Governo ha messo in atto o che sta programmando. Il Governo ha annunciato lo sblocco di 2739 assunzioni e regolarizzazioni di precari per quanto concerne le forze dell’ordine e il corpo dei vigili del fuoco. Queste dopo l’operazione Scuola con le 52mila assunzioni previste. Un programma sicuramente ottimo con numeri ingenti che però sembrano una mossa per ammorbidire i sindacati al tavolo delle trattative e che secondo le parti sociali, potrebbero nascondere l’annullamento del rinnovo del contratto. Servirebbe un chiarimento da parte del Governo che non ha fatto ancora luce nemmeno sul problema del Bonus da 80 euro di Renzi che rischia di essere perduto dai lavoratori se mai il contratto sarà rinnovato.