Come riportato dal Tg3, con l'arrivo del nuovo anno ci saranno molte novità sul fronte delle Pensioni. Le pensioni nel 2018 torneranno a crescere ma con aumenti minimi e non per tutti. Non per una decisione politica ma per il meccanismo automatico di adeguamento all'inflazione, ovvero all'aumento del costo dei prodotti presenti nel famoso 'paniere' ISTAT che costituisce il punto di riferimento per l'erogazione delle prestazioni previdenziali ed assistenziali.

Aumento assegno pensionistico 2018: cifra irrisoria e neanche per tutti

Dopo due anni di blocco, a partire da gennaio 2018 l'assegno pensionistico sarà rivalutato dell'1,1%, ma saranno rivalutate interamente solamente le pensioni fino a 3 volte il minimo.

Per le altre pensioni è previsto invece un meccanismo a scalare, che porterà gli aumenti ad essere impercettibili. Le pensioni minime passeranno dai 501 euro attuali a 507 euro al mese.

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Riforma pensioni, altra novità nel 2018: le lavoratrici del settore privato andranno in pensione alla stessa età degli uomini, quindi a 66 anni e sette mesi. Uomini e donne andranno in pensione a 67 anni di età a partire dal 2019. L'età per la pensione di vecchiaia sarà quindi la più alta d'Europa. Ad esempio, in Germania, l'età pensionabile salirà a 67 anni, ma solo a partire dal 2030, 11 anni dopo l'aumento previsto qui in Italia.

Riforma pensioni: esenzione aumento età pensionabile, APe Social e Ape volontaria

Saranno esentati dall'aumento dell'età pensionabile a 67 anni soltanto 15 categorie di lavoratori gravosi. In ultimo sono state aggiunte alcune categorie: marittimi, pescatori, lavoratori manuali nel settore metalmeccanico ed agricolo, e le 11 categorie dell'APe Social.

L'APe Social prevede la possibilità per i lavoratori disagiati di ricevere l'anticipo dell'assegno pensionistico a carico dello Stato italiano a 63 anni di età e 36 anni di contributi regolarmente versati. Per l'APe volontaria invece sono ancora da stabilire i tassi di interesse per la restituzione del prestito ottenuto dalle banche.

Prestito che permetterà di ricevere l'assegno pensionistico 'anticipato'.

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