Rush finale per quanto riguarda l'assegnazione dei bonus del merito ai docenti, una delle più importanti (e contestate) 'innovazioni' della Buona Scuola renziana. Il portale 'Repubblica' ha fatto il punto della situazione di quanto sta avvenendo negli Istituti Scolastici di Milano, dove c'è da sottolineare un preoccupante dato di fatto: 'I soldi promessi dal Ministero non sono ancora arrivati', questa la denuncia che arriva dai dirigenti scolastici di molte scuole del milanese.

Un bonus valutazione docenti fortemente criticato, come si diceva, e la cui applicazione, come facilmente prevedibile, ha finito per non essere uniforme.

Ultime news scuola, sabato 20 agosto 2016: bonus docenti, a Milano i soldi non sono ancora arrivati

C'è chi, infatti, come la scuola primaria Rinnovata, ha deciso di dare il premio al quaranta per cento dei docenti, così come il liceo classico 'Beccaria' dove si è cercato di estendere in larga misura il premio. 'Si tratta di una novità che poteva creare dei malumori - ha dichiarato il preside Michele Monopoli - 'ed ecco perchè è necessario testarla bene'. Dunque, bonus meno ricchi ma più numerosi.

Distribuzione 'quasi a pioggia' anche al liceo classico Parini dove addirittura due docenti su tre circa saranno destinatari del bonus, sebbene Giuseppe Soddu, preside dell'Istituto, abbia deciso di differenziare i vari importi dei premi.

Anche lui, come il collega, è dell'opinione che occorra evitare delle fratture ed usare la massima prudenza: se l'intento è quello di premiare i migliori e di favorire l'impegno degli insegnanti, dall'altro 'non può essere un meccanismo che innesca guerre'.

Bonus valutazione docenti: criteri non uniformi per la distribuzione dei premi

Di parere diverso, invece, Massimo Barrella, dirigente delle scuole del comprensivo Cadorna, che, invece, si è dichiarato contrario alla 'distribuzione a pioggia' del premio, in quanto secondo lui, 'snatura il premio stesso'. Ecco perchè qui gli insegnanti che riceveranno il bonus saranno solamente il 20 per cento (circa mille euro a testa): anche qui, però, mancano ancora i fondi e allora, fin quando le risorse non arrivano, non si potranno pubblicare i nomi dei 'beneficiari'.