È trascorso più di un anno da quando è stato trasmesso l'ultimo episodio della seconda stagione di Mr. Robot. Il cliffhanger conclusivo lasciava una domanda senza risposta: Elliot (Rami Malek), è morto? La risposta è no, purtroppo. Sì, perché il vero protagonista della serie è diventato anche uno dei diversi punti deboli. Troppo spesso, nei suoi lunghi monologhi, risulta ripetitivo e noioso.

Tornando a parlare della puntata, il cliffhanger, che era una delle poche cose interessanti della seconda stagione, viene risolto praticamente in due minuti nel primo capitolo della terza serie.

Tyrell (Martin Wallstrom) ha sparato a Elliot senza colpire alcun organo vitale, ed un nuovo personaggio chiamato Irving (Bobby Cannavale) risolve subito la faccenda: Elliot è salvo.

Bobby Cannavale (Boardwalk Empire, Oz, Vinyl, Ant-Man) è un attore molto bravo, ma le sorti del personaggio non dipendono tanto dalla sua interpretazione, quanto dal personaggio che Sam Esmail (creatore della serie) ha portato sul piccolo schermo. Le premesse sono buone, ma non è la prima volta che in Mr. Robot un personaggio viene presentato con molte aspettative, finendo poi per deludere le previsioni.

Le inquadrature sono le stesse dalla prima stagione, ma se all'inizio questo poteva essere un marchio distintivo, ora è solo una gabbia che non apre mai a nuove soluzioni.

Probabilmente la serie, da questo punto di vista, soffre anche del fatto di essere nata dal lavoro di una sola persona. Su 32 episodi totali, ben 25 sono stati diretti dall'ideatore stesso, che ne ha scritti anche la maggior parte, compreso naturalmente il primo episodio.

Inconcepibile è la reazione di Darlene (Carly Chaikin) che si stupisce quando Elliot detta perfettamente la targa della macchina dell'FBI che li sta inseguendo.

Come può - essendo la sorella del protagonista - meravigliarsi degli strani comportamenti del fratello, hacker depresso e sociofobico? Resta un mistero. Seccante il dialogo successivo al bar tra Elliot, Darlene e Irving.

La qualità della serie è calata drasticamente dalla prima alla seconda stagione, e questa prima puntata della terza sembra confermare che la caduta è ancora in atto.

Purtroppo può capitare che una Serie TV parta benissimo per poi scivolare, ed al momento Mr. Robot sembra aver preso proprio questa direzione. Le uniche note positive dell'episodio sono il personaggio di Angela Moss (Portia Doubleday) e il brano dei Daft Punk nel finale, "Touch". Davvero troppo poco.