Siamo arrivati al capolinea. Con le ultime due puntate che verranno trasmesse il 14 Ottobre, si conclude la quarta e ultima stagione di Halt and Catch Fire. La serie ha avuto un trascorso travagliato, tempestato dai continui dubbi che hanno accompagnato il rinnovo tardivo della terza e poi della quarta stagione. Fortunatamente per i telespettatori, la serie tv creata da Christopher Cantwell e Christopher C. Rogers ha portato avanti il suo arco televisivo e si appresta a chiuderlo con l'eccelsa qualità che non ha mai abbandonato l'intero svolgersi delle situazioni.

Gli episodi numero 7 e 8 rappresentano un punto decisivo della serie e soprattutto un punto di non ritorno. La fine è vicina, meglio perdersi ora nella malinconia, per poi godersi al meglio l'atto conclusivo.

Recensione episodio Who Needs a Guy

[ATTENZIONE SPOILER!]

Iniziamo subito con la parte più difficile, senza pensarci più di troppo. Gordon Clark (Scoot McNairy) è morto. Le parole pronunciate da Donna (Kerry Bishé) ad un incredulo Joe (Lee Pace) sono un duro colpo al cuore. Non è che l'evento non fosse prevedibile, anzi, proprio l'episodio precedente aveva fatto intuire qualcosa e non si può dimenticare che il personaggio era da tempo affetto da una rara malattia. Ma Lisa Albert, sceneggiatrice dell'episodio (scrittrice anche di alcuni episodi di Mad Man) è stata intelligente nel portarci all'evento tragico con una certa calma e linearità, senza particolari cambi di ritmo, fino al momento cruciale.

Molto bello il momento onirico di Gordon che è servito per metterci di fronte la cruda verità. Naturalmente protagonista di tutto ciò può essere solo la sua famiglia.

L'episodio non manca di offrirci anche qualche situazione positiva. Bos (Toby Huss) si sposa con Diane (Annabeth Gish), e un dialogo in particolare mette in risalto il rapporto padre-figlia creatosi tra lo stesso Bos e Cameron (Mackenzie Davis), riferito alla scelta del testimone di nozze: "Ha portato sua figlia, quindi ho pensato di portarla anch'io".

Senza tralasciare Donna che tra innumerevoli ore al computer e litri di vino versati, completa il videogioco di Cameron, "Pilgrim", rimanendo commossa dall'epilogo.

L'episodio si conclude con un altro grande ma tragico momento; Joe che fissa la lavagna con scritto "Re-Launch" (Rilancio), rammentando l'amico Gordon ed il progetto che ora Joe si ritrova da solo a costruire.

Recensione episodio Goodwill

[ATTENZIONE SPOILER!]

La morte del personaggio è avvenuta, ma nell'episodio sette non era stata minimamente mostrata la reazione che aveva suscitato in qualsiasi personaggio. L'episodio otto quindi si prende in carica di farci affrontare insieme l'evento, per poi lasciarci liberi negli ultimi due episodi finali della serie.

Si parte con un flashback. Ancora Gordon. Lui e Donna stanno affrontando i primi momenti dopo la nascita della prima figlia e come era accaduto spesso nella prima stagione, Gordon finisce per andare via di casa per riflettere in solitudine.

Nel presente invece è momento di traslochi. Donna e le figlie sono impegnate a portare via di casa tutti gli oggetti delle ragazze e quelli di Gordon.

Un dialogo tra Donna e Joe ci fa capire che il funerale è già trascorso, con tanto di discorso sensazionale di Joe che a noi non resta che immaginare.

Le note di "So Far Away" dei Dire Straits ci accompagnano durante il trasloco ("Youre so far away from me"), e un maglione verde di Gordon diventa il pretesto per Joe per affrontare la dipartita dell'amico. Sono straordinarie le due nuove entrate della quarta stagione, Haley e Joanie Clark (Susanna Skaggs, Kathryn Newton). Interpretazioni di ottimo livello che hanno reso perfettamente il divario tra le due personalità. Coerenti le scelte e le reazioni di tutti i personaggi, in particolare di Katie (Anna Chlumsky) consapevole di non poter iniziare una nuova vita, se non andando lontano da tutti.

Joe è distrutto e le maggiori curiosità dei telespettatori si focalizzano sul suo futuro, mentre Bos tenta con le sue battute di ravvivare la situazione, fallendo e beccandosi il duro stop di Joe: "Non sono ancora pronto per questo".

Il doppio finale dell'episodio è molto bello. Doppio perché prima viene conclusa la vicenda del presente, tutti sono riuniti a tavola, in famiglia, unico luogo dove poter ripartire, mentre dall'altra parte della camera ci viene mostrata la postazione di lavoro di Gordon, ormai vuota. Poi si ritorna al flashback mostrato ad inizio puntata, il tuffo di Gordon è bellissimo e ci regala un ultimo momento del personaggio che torna poi a casa, dove ad aspettarlo ci sarà sempre la sua famiglia, perché non è importante dove ci si perde, ma il luogo dove si ritorna.

Halt and Catch Fire dimostra ancora una volta di essere una serie di alto livello, grazie a due episodi che sono sicuramente tra i migliori di sempre e aprono le porte al doppio episodio finale che, ad eccezione di un clamoroso fallimento, annovererà la serie tra le migliori produzioni di sempre.