Berlusconi ultimo atto: fine di un periodo storico e di un progetto politico e ideologico conosciuto come "rivoluzione liberale". Quello che doveva essere la più grande rivoluzione pacifica liberale, purtroppo, non c'e' stata. Dietro la fine politica di Berlusconi, che piaccia o non piaccia questo ormai è, rimangono solo i sostenitori irriducibili e nostalgici del berlusconismo. Costoro vorrebbero sfruttare il residuo carisma di Berlusconi ancora nei prossimi anni ma non sanno come muoversi. Alcuni già se ne sono andati (Ncd), quelli rimasti litigano fra loro, ma sia gli uni sia gli altri non hanno, fra le loro fila, uomini di carisma che possano fare presa sugli elettori del centro destra.

Come mai tale progetto liberale abbia avuto successo di adesione ma poi non abbia funzionato e quindi sia rimasto solo un progetto non realizzato, sarà motivo di analisi da parte degli storici. La nostra modesta opinione è che il berlusconismo non è altro che la versione italiana del fenomeno mondiale noto come liberismo che ha fatto gravi danni sia economici sia sociali. Purtroppo, negli anni del liberismo più sfrenato si sono persi i valori del rispetto sociale e umano, sacrificando tali valori sull'altare degli interessi particolari di pochi (banche, investitori finanziari, insomma affaristi spregiudicati). Tutto ciò ha fatto prevalere la speculazione di pochi a danno della gente.

Ora Berlusconi sconterà la sua pena dedicandosi a lavori socialmente utili ma ciò non gli impedirà di continuare ad essere la guida di Forza Italia. Avrebbe fatto meglio ad allontanarsi definitivamente dalla politica. Restando verificherà, sicuramente già se ne sta rendendo conto, il vuoto politico lasciato dietro di se.

Non c'e' uno o una in Forza Italia che possa sostituirlo degnamente.

Questo fatto testimonia ulteriormente la sconfitta del suo progetto. Certo nell'immediato ancora ci saranno elettori di Forza Italia (coloro che essendo convinti elettori di destra non intendono lasciare campo alla sinistra), ma sicuramente l'emorragia di adesioni sarà inevitabile.

ù

Forza italia si illude su quanto dicono i sondaggi sulla loro tenuta di consensi fra l'elettorato, ma non sarà così. Molti moderati escono dall'esperienza berlusconiana profondamente ed inequivocabilmente delusi di conseguenza ben difficilmente ridaranno fiducia a Forza italia. In politica occorre avere anche fortuna, cosa che Berlusconi non ha onestamente mai avuto (ha beccato i peggiori momenti storici dal dopoguerra ad oggi). Berlusconi non ha saputo concretizzare i suoi ideali, seppur nobili sul piano teorico programmatico, fallendone la realizzazione per esagerato egocentrismo e per una sopra valutazione di se stesso.

Chi crede in un progetto politico, chi pensa di avere una visione politica per il futuro, deve innanzi tutto garantirne la sopravvivenza, indipendentemente dalla sua presenza personale. Silvio, a questo, non ci ha mai pensato!