Lo svuota carceri 2014 è diventato legge con il sì definitivo della Camera. Il via libera al disegno di legge sulle pene detentive non carcerarie e di riforma delle sanzioni, è arrivato con 332 voti a favore, 104 contrari, 22 astenuti. Hanno votato contro M5S, Lega e Fratelli d'Italia. Il testo della legge parla soprattutto di pene alternative al carcere, depenalizzazione del reato di clandestinità e della coltivazione di marijuana. Ecco i punti principali.

Lo svuota carceri 2014 prevede, oltre alla cancellazione del reato di clandestinità e la depenalizzazione della coltivazione di piante di marijuana, la messa in prova per chi è accusato per la prima volta di un reato punibile fino ai quattro anni.

In questo modo i detenuti potranno scegliere nuove opzioni, tra cui i lavori socialmente utili e un percorso di riabilitazione. Se questo percorso sarà portato a termine con successo, il reato sarà considerato estinto.

Nello svuota carceri 2014 diventa norma anche l'utilizzo dei braccialetti elettronici, che fino a questo momento erano prescritti solo su decisione del giudice. Da oggi, al contrario, questa sarà la regola, che potrà essere evitata solo se il giudice la riterrà non necessaria. Novità anche per lo spaccio, che sarà punito - se di piccolo cabotaggio - con pene meno severe di quanto avvenisse finora. Viene inoltre ripristinata la differenza tra droghe leggere e droghe pesanti.

Cade il divieto di affidare i tossicodipendenti - colpevoli di piccolo spaccio - ai servizi sociali per più di due volte.

I domiciliari, secondo quanto previsto dalla svuota carceri 2014, diventano la norma se la pena non è superiore ai 18 mesi. Esclusi da questa norma sono però i delitti più gravi e le persone considerate a rischio di fuga.

I detenuti stranieri saranno espulsi, e non più incarcerati, sempre che la pena non sia superiore ai due anni.

Ma una delle novità più importanti della svuota carceri 2014 è l'affidamento in prova ai servizi sociali anche per chi è condannato a 4 anni di pena (al massimo e anche se residui). Si sperimenterà anche la liberazione anticipata, vale a dire che sale a 75 giorni (dai 45 di oggi) lo sconto di reclusione ogni sei mesi di buona condotta.