Il disegno di legge sul divorzio breve è pronto per andare in aula dopo il 'si' della Commissione Giustizia. Il consenso sulla revisione di questa nuova legge è stato unanime appoggiato da tutte le forze politiche. Vediamo nel dettaglio quali sono i punti fondamentali di questa riforma.

Il ddl va a modificare l'articolo 3 della legge 898/1970 relativamente al divorzio. La modifica sostanziale è quella della possibilità, a differenza di quanto avveniva prima, di divorziare dopo 12 mesi dalla separazione dei due coniugi (prima erano tre anni il periodo minimo).

Questo periodo può essere ridotto a nove mesi in caso di assenza di figli minorenni e con degli accordi consensuali tra le due parti.

Un'altra novità è relativa alla decorrenza dei termini che saranno considerati dal momento in cui è depositata la domanda di separazione e non più, come avveniva prima, dal momento della comparizione dei coniugi davanti al Presidente del Tribunale.

Questa riforma ha avuto consensi da ogni parte politica, cercata e voluta da ogni coppia che ha problemi in attesa di separazione. A dire il vero, i termini di questo provvedimento sono simili a quelli adottati in altri Paesi dell'Europa rendendo più snelli i procedimenti relativi al divorzio.

Comunque, il disegno di legge ha provocato qualche mugugno da parte di chi pensa che i tempi più lunghi potrebbero essere utili per una possibile riappacificazione tra i due soggetti.

Di contro, c'è anche chi spera che un giorno si possa eliminare il cosiddetto 'doppio passaggio' tra la separazione e il divorzio adottando, così, un'unica sola procedura.

Il disegno di legge arriverà a Montecitorio il 26 maggio 2014 e se dovesse essere approvato, porterà una modifica sostanziale alla legge sul divorzio.