Continua la battaglia del partito radicale contro il grave problema del sovraffollamento carcerario e per il rispetto dei diritti dei detenuti italiani, che per stessa ammissione degli apparati pubblici si trovano spesso a vivere in condizioni ingiuste e incivili. Lo scorso sabato 4 ottobre il Partito Radicale ha svolto una visita a sorpresa nel carcere di Arienzo con il Senatore Vincenzo D'Anna (del gruppo Gal), e Giuseppe Ferraro (esponente del partito). Secondo quanto è stato riferito, il carcere ha una capienza di 52 persone, ma all'interno sono invece reclusi 89 individui.

Numeri che da soli evidenziano il problema della mancanza di strutture carcerarie adeguate, che vanno a impattare tanto sulla vita dei carcerati quanto sulle condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici, i quali si trovano ad operare spesso in situazioni di stress ed emergenza.

Donato Capece del Sappe: in Basilicata situazione allarmante, condizione nazionale delle carceri resta pericolosa

Nel frattempo è tornato ad esprimersi anche il Presidente del sindacato di Polizia Sappe, spiegando che i problemi legati al sovraffollamento proseguono nonostante i recenti provvedimenti approvati. Ecco le sue parole: "ogni quattro giorni nelle carceri della Basilicata c'è un evento critico [...] Dal detenuto che si lesiona il corpo con una lametta a quello che tenta il suicidio, dalle colluttazioni ai ferimenti".

 Capece aveva già definito negli scorsi giorno le condizioni di lavoro all'interno delle carceri come "insostenibili, pericolose e stressanti". Il 7 ottobre 2014 vi è stato un incontro tra i vertici del Sappe e Matteo Renzi, durante il quale vi sarebbe stato l'impegno formale del Premier a intervenire per valorizzare le Forze di Polizia (superando il blocco del tetto salariale che le ha penalizzate fino ad ora).

Donato Capece conclude sottolineando che "la condizione nazionale delle carceri resta allarmante e pericolosa per i poliziotti penitenziari. Se la situazione non degenera è grazie a noi Baschi Azzurri. Serve una riforma strutturale del sistema carcerario, che mantenga il Corpo di Polizia Penitenziaria nel ruolo precipuo e fondamentale di baluardo di legalità e sicurezza".

Il Senato in attesa dei dati sullo svuota carceri 2014: tutto fermo a data da destinarsi

Nel frattempo la Commissione Giustizia in Senato torna di nuovo in una fase di stand by, nell'attesa che il Ministro Andrea Orlando fornisca i dati sull'impatto avuto dal recente provvedimento svuota carceri 2014, circa la grave situazione di sovraffollamento carcerario. Il Guardasigilli dovrà fornire tutte le informazioni del caso, ma accoglie comunque con approvazione la recente ripresa dei lavori e la possibilità che si torni a parlare di amnistia e indulto per il 2014 - 2015: "il Parlamento ha fatto un lavoro importante sul sovraffollamento carcerario, in un clima generale drogato dalla propaganda della paura che ha condizionato l'opinione pubblica".

Ed è proprio quest'ultimo il vero e proprio tasto dolente secondo il Guardasigilli; troppo spesso sul tema vi è stata l'intromissione del populismo e del giustizialismo politico, tanto che alcuni partiti minori hanno sfruttato i timori degli elettori per fare in modo improprio campagna elettorale. Un mal costume che pesa sulle spalle delle persone costrette a vivere situazioni di estremo disagio e di grande inciviltà. Se volete restare aggiornati sul tema dell'amnistia e dell'indulto, vi invitiamo a cliccare sul tasto "segui" posizionato in alto a destra.