"Primo passo riforma per giustizia più veloce ed efficace", così ha commentato con entusiasmo sulla sua pagina Twitter il guardasigilli Andrea Orlando l'approvazione da parte dell'aula del Senato della Repubblica della questione di fiducia posta dal Governo Renzi al decreto di riforma della giustizia civile mentre in commissione Giustizia a Palazzo Madama prosegue l'esame congiunto dei ddl per amnistia e indulto 2014.

Giustizia, amnistia e indulto: primo sì a riforma civile, intervento di Orlando

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando con un tweet ha ringraziato oggi i senatori della maggioranza che sostiene il Governo Renzi (composta Pd, Ncd, Scelta Civica) per la fiducia accordata: "Grazie a senatori maggioranza per fiducia a dl civile".

Questi i risultati del voto a Palazzo Madama: i sì al primo decreto di riforma della giustizia civile sono stati 161, i no 51, nessun astenuto. Adesso proseguirà il confronto sulla riforma della giustizia penale e la riforma del sistema penitenziario mentre si attende la nuova audizione del ministro Andrea Orlando sul sovraffollamento carceri al Senato della Repubblica dove prosegue l'esame congiunto dei ddl per amnistia e indulto 2014 che dovrebbero infine sfociare in un testo unificato da sottoporre eventualmente all'esame del Parlamento come chiede ormai da tempo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. All'appello del Capo dello Stato per misure di clemenza come indulto e amnistia si è recentemente associata anche la delegazione dell'Onu sulla detenzione arbitraria; le Nazioni Unite continuano in questi mesi a monitorare la situazione carceraria italiana sollecitando il rispetto dei diritti dei detenuti.



Emergenza carceri può essere risolta solo con amnistia e indulto, nuovo appello dei Radicali

Continua intanto senza sosta la battaglia dei Radicali italiani, con in testa il leader storico Marco Pannella e il segretario nazionale Rita Bernardini, per la concessione di indulto e amnistia 2014. "L'emergenza carceri in corso può essere risolta solo con amnistia e indulto", ha dichiarato il segretario dell'Associazione radicale "Andrea Tamburi" di Firenze, Maurizio Buzzegoli, commentando la notizia del suicidio di un detenuto nel carcere di Lucca, dove "secondo i dati del Ministero della Giustizia sono 141 - ha sottolineato l'esponente radicale sollecitando amnistia e indulto - i detenuti presenti a Lucca a fronte di una capienza regolamentare di 91 detenuti.

Amnistia e indulto 2014, i radicali: ascoltare il messaggio di Napolitano sulle carceri

"Nonostante il messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la condanna della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo - ha aggiunto Maurizio Buzzegoli - la nostra politica continua ad infliggere trattamenti inumani e degradanti che inducono inevitabilmente a gesti estremi.

I proclami del Governo Renzi sulla risoluzione del problema carcerario - ha proseguito il segretario dell'Associazione radicale fiorentina "Andrea Tamburi" - vengono quotidianamente sconfessati dai suicidi negli istituti penitenziari italiani. E' un'emergenza ancora in corso che può essere risolta - ha ribadito Maurizio Buzzegoli auspicando l'approvazione di misure di clemenza generale ad efficacia retroattiva - solo con i provvedimenti di amnistia e indulto".