Si chiama taharrush jama'i (تحرش جماعي) l'azione di assalto e molestia sessuale fatto da centinaia di immigrati islamici a danno di decine di donne tedesche, durante la notte di capodanno. Questo atteggiamento da bulli orientato alla molestia sessuale contro le donne, è proprio la definizione usata dalla Bundespolizei, la polizia tedesca, per spiegare quanto accaduto la notte del 31 dicembre scorso a Colonia ed in altre città tedesche.

Diversi tabloid inglesi e tedeschi, riportano la notizie che le autorità tedesche temono il rischio di nuove azioni di questo tipo intentate da maschi immigrati islamici.

La Federal Criminal Police Office (BKA) fa notare che in Germania, prima, non si erano mai avute notizie su fatti di questo tipo, lasciando chiaramente intendere che queste molestie sessuali sono da addebitarsi ad un atteggiamento 'culturale' proprio degli immigrati dal Nord Africa e dai paesi arabo/musulmani. Una indagine in tal senso era stato chiesta dal Ministro della Giustizia, Heiko Maas, nei giorni immediatamente successivi i fatti di Colonia per verificare se esistessero correlazioni tra i fatti accaduti a Colonia e quelli registrati a Berlino, Francofrote, Stoccarda e Bielefeld.

Secondo il Mail-on-Line inglese, di questo atteggiamento violento e collettivo nei confronti delle donne, nei paesi a religione islamica, si è avuta notizia nel 2011 quando la reporter sudafricana, Lara Logan, fu aggredita e sessualmente molestata durante la cosidetta 'Primavera Araba' in Egitto.

La reporter raccontò la sua disavventura nel programma '60minutes' descrivendo quell'orda di oltre 200 uomini che gridavano: 'toglietele i pantaloni' e che la toccavano dappertutto, in una 'orribile sequenza di mani'.

Su quanto accaduto alla Logan, Angie Abdelmonem, della Arizona State University (USA) ha recentemente pubblicato uno studio sui fatti legati al 'taharrush' durante la ventilata Rivoluzione Egiziana.

Ma, secondo il sito Jadaliyya, già nel 2006 durante un ramadan in Egitto, si sono avuti atti di violenza contro donne, con e senza velo. Il problema è che le donne islamiche, difficilmente, procedono con una denuncia.

Arricchimento culturale: il 'taharrush' in Occidente, anche sul web

Secondo le autorità tedesche, questa è la prima volta che in Europa si ha notizia di un tale atteggiamento violento e collettivo contro le donne, la cui causa è da individuare nella eccessiva quantità di immigrati accolti in Germania ed, in generale, nei Paesi europei.

Nei paesi islamici, dall'Egitto all'Arabia Saudita, dalla Tunisia al Marocco, tale pratica è generalmente attuata durante le grandi manifestazioni, come la fine del Ramadan, quando sono migliaia le persone che si accalcano. Proprio per il grande numero di chi la mette in pratica, chi attua questo violento attacco collettivo non è mai sanzionato.

Il Gatestone Institute ha dichiarato che 'quando una cultura ha addirittura un nome per indicare lo stupro collettivo, è un pericolo per tutte le donne', indicando in questo che il fenomeno è ampio nella cultura araba e islamica ed è entrato a far parte dell'immaginario collettivo di quei popoli. Il sito arabo Jadalyya ancora nel trattare l'argomento, indica come la vita di tutti i giorni delle donne musulmane sia popolato di tali atteggiamenti, che molte di loro non riescono ad interpretare come 'molestia'.

Dalle piazze al web, il 'taharrush gamea' è stato visto fare capolino nei social network con azioni di 'aggressione collettiva' attuata con messaggi contro qualche obiettivo individuato.

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