Torna il consueto appuntamento con i Sondaggi politici dopo la pausa estiva. In attesa di capire i movimenti più significativi dei partiti a livello nazionale, con il Partito democratico che ingaggerà nel corso delle prossime settimane un vero e proprio duello con M5S e il listone del Centrodestra, vi aggiorniamo su un sondaggio condotto da Scenari Politici - Winpool tra gli elettori del Pd in previsione del Congresso del prossimo anno, da cui uscirà il nuovo segretario di partito.

Il Congresso del Pd 2017 visto dai sondaggi politici

Gli ultimi sondaggi politici al 23 agosto vertono sul Cogresso del Partito democratico in programma il prossimo anno.

Gli elettori del Centrosinistra hanno risposto alla domanda"L'anno prossimo ci sarà il congresso del Pd per eleggere il nuovo segretario, lei chi voterebbe tra..." e la lista comprendeva 3 nomi, quelli di Matteo Renzi, Enrico Rossi e Bianca Berlinguer, ex direttrice del Tg3. La stessa domanda è stata posta senza il nome di quest'ultima e l'inserimento di Matteo Orfini e Roberto Speranza. A sorpresa il consenso attorno a Renzi salirebbe di 4 punti percentuali, portandosi al 59 per cento, con Enrico Rossi, presidente della regione Toscana, che scenderebbe al 28 per cento. Minime le percentuali raccolte da Orfini e Speranza, leader della minoranza dem, rispettivamente al 6 e 7 per cento. Troppo poco per poter creare qualche problema alla riconferma come segretario di partito dell'attuale primo ministro italiano.

Referendum costituzionale, questi gli ultimi sondaggi politici

Sempre Scenari Politici - Winpool per l'Huffington Post (Italia) hanno condotto l'ultimo sondaggio sul referendum costituzionale di ottobre. Del campione di persone intervistato, andrebbero al voto il 49 per cento, mentre un 26 per cento ha dichiarato che non andrà sicuramente a votare (un altro 25 per cento non sa).

Tra il 49% che si recherà alle urne, il 53 per cento ha detto che voterà no mentre per il sì si sono schierati il 47 per cento. Ad oggi dunque (ultimo aggiornamento 17 agosto ndr) la distanza tra il no, in vantaggio, e il sì è di 6 punti percentuali. Ma la novità è rappresentata dall'ultima presa di posizione di Matteo Renzi, il quale ha affermato che qualora vincesse il no non si dimetterà, ricevendo il sostegno di Alfano, che con il Nuovo Centrodestra appoggia l'attuale esecutivo a maggioranza Pd. Un dietrofront, rispetto alla posizione iniziale, che potrebbe rivelarsi un boomerang pericoloso per il primo ministro, sempre alle prese con la riforma pensioni per il 2017.