Con il passare delle ore, prima del silenzio elettorale sul referendum di modifica costituzionale di domenica prossima, si infiamma la polemica sul voto degli italiani residenti all'estero.

A soffiare sulla fiamma è Matteo Salvini che, all'agenzia stampa Agenpress, denuncia gravi irregolarità che sarebbero state segnalate nella procedura elettorale delle sezioni estere.

“Io penso che nei consolati e nelle ambasciate ne siano successe di cotte e di crude, ma conto sul fatto che il voto degli italiani sarà un voto per il No che supererà anche gli eventuali Sì.

Non sono preoccupato”, dichiara il segretario federale della Lega, aggiungendo anche che ci sono molte probabilità che si sia messa in atto una campagna basata su voti comprati e inventati.

Il rischio maggiore, presumendo la buona fede, è che la scheda finisca in mani sbagliate e che l'inconsapevole titolare non richieda il duplicato perché non interessato a votare.

E se invece la scheda elettorale fosse recapitata ad un indirizzo sbagliato e chi la riceve decidesse di utilizzarla in modo fraudolento?

Questi i legittimi dubbi che potrebbe valere una percentuale compresa tra il 3 ed il 4 per cento nel momento dello scrutinio dei voti.

Il leader leghista rincara la dose parlando dei tre anni di governo Renzi durante i quali, il premier in carica, avrebbe favorito, attraverso politiche scellerate, solo banchieri e grandi finanzieri penalizzando, invece, lavoratori, pensionati, artigiani, agricoltori, risparmiatori e partite Iva.

"Il No - conclude Salvini - è lo sfratto esecutivo per Renzi, Alfano, Boschi, Verdini e di tutta la compagine di un governo di bugiardi".

Il tentativo di minimizzare le polemiche passa attraverso le parole del ministro dell'Interno Angelino Alfano, il quale si dice certo della serietà e della professionalità di chi è deputato al controllo ed alla trasmissione della volontà dei nostri connazionali residenti in altri paesi.

Sul fronte Cinquestelle è di oggi la notizia secondo la quale Grillo sia intenzionato a presentare denuncia penale nei confronti di Matteo Renzi per abuso della credulità popolare dopo che il premier ha mostrato in televisione una scheda per l'elezione dei membri del Senato della Repubblica palesemente falsa.

Mancano poco più di 24 ore all'apertura dei seggi e la battaglia politica non accenna a finire.