L'obiettivo dichiarato è quello di potenziare in modo significativo la presenza e, soprattutto, il controllo dello spazio aereo artico da parte delle forze armate di Mosca. Per far ciò gli strateghi del Cremlino hanno dato il via libera al piano di ammodernamento delle strutture già esistenti presenti nell'area polare e destinate a diventare le punte di diamante del comando strategico settentrionale delle forze aerospaziali russe.

Secondo quanto reso noto dall'azienda statale Spetsstroy (l'agenzia federale russa per le costruzioni speciali), le opere principali di ammodernamento riguarderanno, tra le altre, le basi aeree di Severomorsk 1 e 3, in particolare per quanto riguarda il campo di volo di Severomorsk 1 i lavori previsti dal piano statale dovrebbero essere così ingenti da essere pari alla costruzione di un nuovo aeroporto militare e includono la realizzazione di una nuova pista di decollo, hangar, impianto d'illuminazione e centro di controllo.

"Ammodernare le basi artiche rappresenta una priorità per la nostra sicurezza"

“La priorità è ora realizzare nuove basi aeree nella regione artica – ha affermato durante un'intervista Pavel Kurachenko, vice comandante generale delle forze aerospaziali russe –. Entro la fine del 2021 avremo le basi di: Alykel, Anadyr, Tiksi e Vorkuta saranno interessate dai lavori di ammodernamento e ristrutturazione. Sono previsti, inoltre, interventi di miglioramento strutturale delle basi di Nagurskoye (Terra di Francesco Giuseppe), Temp (Isole della Nuova Siberia), Rogachevo (Novaja Zemlja) e di tre aeroporti siti nella regione di Murmansk”.

L'interesse strategico russo finalizzato al controllo dell'area Artica è stato sottolineato da Timur Ivanov, vice ministro della Difesa, che ha aggiunto: “È la prima volta, nella storia contemporanea nazionale, che la Russia conduce operazioni così importanti nell'Artico.

Molto è stato fatto, tenuto anche conto delle complicazioni logistiche derivanti dall'ambiente estremo in cui si è operato. Dobbiamo fare di tutto per rispettare il cronoprogramma che ci siamo dati, poiché la realizzazione di queste opere rappresenta una priorità per la difesa e la sicurezza nazionale”.

L'impatto strategico dell'Artico è sempre più grande grazie anche alla possibile aperture di nuove rotte commerciali marittime

L'impatto strategico delle nuove basi aeree artiche non è da sottovalutare sia in merito alle crescenti tensioni con le forze armate del Patto Atlantico, sia e soprattutto per la sempre più attesa apertura delle rotte commerciali artiche che – se rese navigabili durante buona parte dell'anno –, potrebbero rappresentare una delle più grandi rivoluzioni nei trasporti commerciali degli ultimi cinquant'anni. In tal senso è utile rimarcare il ruolo giocato dalla crescente cooperazione russo-cinese.