Ritrovare l’unità persa per approfittare della scissione nel Partito Democratico. Il centrodestra vive da tempo una crisi di consenso, ma si trova tra le mani un’occasione irripetibile. Forza Italia e Lega hanno accantonato i dissapori, non escludendo un nuovo apparentamento in vista delle prossime elezioni. Silvio Berlusconi, che attende speranzoso di poter tornare in prima linea con una sentenza favorevole della Corte di Strasburgo, è convinto che nella discussione della legge elettorale le coalizioni rivestiranno un ruolo cruciale. Se però non dovesse arrivare l’assoluzione per l’ex Cavaliere, la leadership di Matteo Salvini potrebbe prendere definitivamente vigore.

Il segretario del Carroccio ha aperto agli alleati ma a una sola condizione: vuole essere lui a sfidare verosimilmente Matteo Renzi. Nell’impasse si è inserito Stefano Parisi, molto stimato da Berlusconi e già candidato al Comune di Milano. I sogni di gloria del manager cozzano però con quelli del leader in camicia verde, indisponibile a contendere la nomination alle primarie.