Ieri sera sulla rete privata Tf1 si è svolto il primo dibattito tra i candidati alle presidenziali francesi e da quel che si è visto si prospetta una dura campagna elettorale piena di novità. La prima novità è il dibattito televisivo stesso: infatti prima d'ora non si era mai svolto un dibattito con tutti i candidati, ma soltanto il dibattito al ballottaggio con i due candidati che avevano superato il primo turno. La seconda grande novità è che molto probabilmente (basandosi sugli attuali sondaggi) non saranno presenti al secondo turno i due principali partiti di governo.

La terza sorprendente novità è che, invece, Emmanuel Macron, ex socialista, ha deciso di fondare un nuovo partito e si presenta alle presidenziali come uomo nuovo della politica ed è in continua salita nei sondaggi.

I sondaggi

Secondo i sondaggi dell'istituto Elabe, Macron con il suo partito ''En Marche!'' ha raggiunto il 29% della fiducia dei telespettatori, seguito da Jean-Luc Melenchon della sinistra alternativa al 20%. In coda troviamo Marine le Pen del Front National e Francois Fillon dei Repubblicans entrambi al 19%. Infine troviamo ultimo il socialista Benoit Hamon con l'11%.

Il punto della situazione: chi è Emmanuel Macron?

"Tutti quelli che sono qui, ci sono da anni, sono i rappresentanti della vecchia politica.

Io ho creato un movimento nuovo, che vuole rinnovare il paese" ha dichiarato Emmanuel Macron.

Macron si è affermato come candidato da battere, purtroppo però è relativamente inesperto a questo tipo di dibattiti poiché non ha mai fatto una campagna elettorale, ma si è difeso bene, nonostante fosse l'oggetto preferito degli attacchi degli avversari, che vogliono scalfire i suoi ottimi sondaggi.

In particolare è stato preso di mira da Le Pen e da Hamon, La prima lo ha accusato di essere favorevole al burkini e di avere rapporti politici con la Merkel, mentre il socialista Hamon gli ha chiesto chiarimenti riguardo l'autofinanziamento di "En Marche!" (Il partito di Macron) insinuando che ricevesse fondi da case farmaceutiche.

Nonostante tutto Macron è riuscito a rispondere a tutte queste frecciatine in modo pacato e sicuro e si è guadagnato la fiducia degli ascoltatori.

Il dibattito di ieri sera è il primo di tre che precederanno l' appuntamento del 23 aprile (primo turno), poi ci saranno i faccia a faccia prima del ballottaggio che sarà il 7 maggio. Ancora ci aspetta una lunga e aspra campagna elettorale.